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Visita fiscale a Berlusconi: nessun impedimento all’udienza Mediaset

"Non sussiste un impedimento alla partecipazione" all'udienza di oggi di Silvio Berlusconi, imputato al processo Mediaset. E' questo l'esito della visita fiscale disposta dai giudici della corte d'appello. Il processo prosegue.

I giudici della corte d'appello di Milano avevano disposto una visita fiscale nei confronti di Silvio Berlusconi, ricoverato al San Raffaele. La corte aveva ritenuto opportuno disporre accertamenti medici in relazione alla richiesta di legittimo impedimento per motivi di salute.

Berlusconi questa mattina è ancora ricoverato all'ospedale San Raffaele di Milano per l'infiammazione agli occhi che l'ha colpito, l'uveite.

Come era stato dunque annunciato ieri i difensori di Berlusconi stamani hanno presentato la richiesta di rinvio per legittimo impedimento dovuto a problemi di salute del processo in appello Mediaset sostenendo per altro che l'ex premier sara' ricoverato al San Raffaele fino a lunedi' prossimo.
I giudici della corte d'appello di Milano hanno respinto la richiesta della difesa di Silvio Berlusconi di sentire i consulenti medici che hanno stabilito che l'ex premier non può partecipare all'udienza di oggi del processo Mediaset. Il processo va avanti.

Ghedini: ci condanneranno, ma spero in un'assoluzione in Cassazione
"Attendo un'altra sentenza di condanna, l'ho detto anche in aula". Lo ha detto al termine della sua arringa l'avvocato Niccolò Ghedini, uno dei difensori di Silvio Berlusconi, imputato a Milano al processo d'appello Mediaset. Ghedini ha inoltre aggiunto di voler andare "al più presto davanti alla Cassazione dove spero in un'assoluzione". Per il legale "questo non e' un modo di fare un processo superpartes", e per questo "abbiamo rinunciato a discutere nel merito".

Ghedini parlando fuori dall'aula con i cronisti, al termine della sua arringa durata una ventina di minuti, ha spiegato che "tutto quello che è successo in questi giorni va al di fuori di ogni logica. Ciò vuol dire - ha proseguito - che si vuole arrivare a sentenza in tempi brevi". E a chi gli ha chiesto se avessero intenzione di ricusare la Corte, ha risposto: "no, perchè ci farebbe perdere tempo" in quanto, a questo punto, a suo dire, si vuole chiudere il processo in appello il prima possibile "per andare al più preso davanti alla Cassazione dove speriamo in un'assoluzione". I due legali di Berlusconi hanno depositato una memoria nel merito. In tutto le loro arringhe sono durate complessivamente una quarantina di minuti.

"Confermo la diagnosi e chiedo al presidente Berlusconi di restare in ospedale almeno fino a domani, perchè la terapia possa produrre i miglioramenti attesi". A dirlo Francesco Bandello, primario di oculistica del San Raffaele di Milano dopo aver appreso della decisione della corte d'appello di Milano. "Una persona che deve discutere di cose così importanti - continua - e che veda in qualche modo alterate le sue condizioni psicofisiche, mi pare che non sia messa nelle condizioni di poter svolgere a pieno la sua funzione di imputato".

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