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Ict per lo sviluppo della Sardegna: Confindustria e banca di credito sardo su prospettive e opportunità del settore

Ripartire dai punti di forza della Regione per arginare la crisi economica. Questo l’obiettivo di cui si è discusso nel convegno promosso da Confindustria della Sardegna Meridionale e da Banca di Credito Sardo, oggi pomeriggio nella sede confindustriale di Viale Colombo a Cagliari. Numeroso il panel dei relatori intervenuti dopo i saluti di Maurizio De Pascale Presidente di Confindustria Sardegna Meridionale e di Alberto Scanu, Presidente di Confindustria Sardegna: Massimo Deandreis, Direttore Generale di SRM Studi e Ricerche per il Mezzogiorno; Pierluigi Monceri, Direttore Generale di Banca di Credito Sardo; Maria Paola Corona, Presidente Sardegna Ricerche; Alessandra Zedda, Assessore all’Industria della Regione Sardegna; Michele Rossetti, Presidente della Sezione Terziario Innovativo di Confindustria Sardegna Meridionale; Mario Mariani, Fondatore e Amministratore di “The Net Value”.

Il Presidente di Confindustria Sardegna Meridionale Maurizio de Pascale: “L’ ICT è, senza dubbio, uno dei settori con maggiori prospettive di crescita e di sviluppo” “sia come comparto autonomo sia in sinergia con gli altri comparti trainanti del sistema produttivo della nostra regione. In particolare l’area di Cagliari, se sapremo coltivare l’humus reso particolarmente fertile da iniziative come Video on Line o come Tiscali, che hanno posto le premesse per la creazione di un vero e proprio distretto, presenta caratteristiche che sembrano oggettivamente le migliori per investire ancora nel settore. Per questo motivo, come Confindustria Sardegna Meridionale abbiamo varato importanti ed impegnativi progetti, con un impiego rilevante di risorse umane e finanziarie, e continueremo a sostenere tutte le iniziative finalizzate allo sviluppo del comparto nel nostro territorio.”

Pierluigi Monceri, Direttore Generale di Banca di Credito Sardo: “Il comparto dell’ICT,  come a quello del  Turismo, dell’Energia e  dell’Agroindustria, richiedono la massima attenzione poiché costituiscono punti di forza della regione su cui è importante agire e concentrare gli sforzi per favorire la ripresa. La Sardegna ed in particolare Cagliari, grazie anche al contributo degli Enti di Ricerca presenti, è un’importante realtà dell’ICT nazionale, sulla quale tuttavia occorre un attento presidio affinché  le sue potenzialità producano migliori risultati. E’ importante individuare le  componenti  dell’ICT veramente strategiche, quindi agire sul miglioramento delle pre-condizioni per la nascita di nuove start-up e spin-off ed infine aiutarle a crescere sfruttando tutti gli strumenti disponibili, in particolare il Capitale di Rischio e le Reti d’Impresa. E’ nostro intendimento  promuovere con la partecipazione delle Associazioni di categoria, Università ed Enti di ricerca, un Laboratorio Regionale che svolga l’attività di osservatorio dedicato specificatamente al tema della Crescita delle Imprese Sarde”.

L’ct della Sardegna nel report di Srm - L’importanza dell’ICT in Sardegna è stato rappresentato dal report di SRM presentato da Massimo Deandreis che ha delineato il settore sia in chiave internazionale che nazionale mentre Pierluigi Monceri ha delineato il quadro della Sardegna.

Punti di forza - Il fatturato ICT delle imprese sarde è di circa 660 mln di euro nel 2011, pari al 2% del fatturato regionale, con un peso del 13% sul Mezzogiorno ICT (0,5% Italia). Nella regione sono presenti 2.422 unità locali nel settore ICT (pari al 2,1% dell’Italia) che impiegano 8.603 addetti (1,4% dell’Italia). La Sardegna, presenta una forte concentrazione di unità locali nell’ICT Services Industries, la quale è ancora più evidente se confrontata al dato meridionale e nazionale: 2.109 pari all’ 86,9% delle unità locali dell’ICT contro l’81,2% del Mezzogiorno e l’83,2% dell’Italia. In particolare prevale il settore dei portali web e Dataprocessing (1.096 cioè circa il 45% del totale ICT).

Significativo è il ruolo del distretto ICT ”Sardegna DistrICT”, al quale appartengono 21 imprese e 9 Laboratori attivati (Medicina, Telemicroscopia, TV collaborativa, Open media center, Geo web, Modelli 3D, Open source, Contenuti digitali, Contenuti dell’ambiente). In realtà il distretto ICT sardo si è già trasformato in un cluster per il potenziale circolo virtuoso tra imprese centri di ricerca e università, alimentando quell’humus digitale, creato nell’area di Cagliari dall’ICT storico (CRS4, Video on line, Tiscali), foriero di una realtà imprenditoriale innovativa. E’ presente, infatti, nella Regione una nuova generazione imprenditoriale altamente qualificata, capace di inserirsi con successo nella nuova ondata tecnologica, che sviluppa prodotti appetibili e competitivi per grandi palyers mondiali, grazie anche al supporto di operatori pubblici (Sardegna Ricerche) e privati (The Net Value,Mind the Bridge..).

Rilevante è lo sviluppo dell’ICT tra la clientela consumer. La Sardegna è la 1° regione nel Mezzogiorno sia in riferimento all’uso di Internet, (in Sardegna il 52,3% delle Persone di 6 anni e più hanno usato Internet negli ultimi 12 mesi contro 52,5 dell’Italia) che di accesso delle famiglie alla banda larga (il 52,4% delle famiglie accede alla rete da casa utilizzando una connessione a banda larga, valore superiore al dato nazionale 48,6%). Si evidenziano, invece, ancora margini di sviluppo nell’uso della banda larga da parte delle imprese sarde. La quota di imprese che si connette tramite la banda larga fissa a Internet in Sardegna è pari all’80% delle imprese con almeno 10 addetti, contro l’84% dell’Italia e l’87% dell’Europa (anno 2011).

Le criticità - Nel 2010, il rapporto tra R&S e Pil della Sardegna è di 0,68% contro l’1,26 % dell’Italia (Italia 1,25 nel 2011). I laureati in discipline tecnico-scientifiche (per 1.000 residenti in età 20-29 anni) in Sardegna sono 8,3% contro i 12,4% dell’Italia (Mezzogiorno 8,4%) (Anno 2010). Le imprese innovatrici con almeno 10 addetti sono il 17,8% contro il 31,5% dell’Italia (2010). La filiera dell’ ICT della Sardegna si caratterizza per una bassa dimensione media delle unità locali (ad eccezione delle Telecomunicazioni e prodotti di elettronica di consumo audio e video).
Per il 2012 si prevede un altro anno in perdita, infatti la variazione media del fatturato lordo che gli imprenditori sardi dell’ICT prevedono di realizzare è negativa: -7,36% contro il -8,05% del Mezzogiorno. Anche la variazione media della propria situazione finanziaria peggiora nel 2012. Il rallentamento della domanda finale e l’allungamento dei tempi di pagamento/incasso sono tra le principali cause del peggioramento della situazione finanziaria. Dall’Osservatorio SRM sul sentiment delle imprese ICT della Sardegna si evince poi una valutazione non molto positiva sulla disponibilità di servizi ad alto valore aggiunto, soprattutto in riferimento ai servizi di export, di infrastrutture di trasporto e di infrastrutture di comunicazione.

Le imprese ICT della Sardegna presentano però una maggiore dotazione informatica sia di strumenti che di sistemi informatici, rispetto alla media del Mezzogiorno. Infine, il successo competitivo delle imprese poggia anche sulla disponibilità di una serie di fattori strategici esterni. Secondo le imprese ICT della Sardegna i fattori più determinanti sono il sistema finanziario, il sistema burocratico ed il sistema fiscale.

Per una maggiore competitività delle imprese ICT sarde - Selezione da parte della Regione delle componenti dell’ICT veramente strategiche; funzionamento della PA, in particolare i suoi tempi, le sue procedure ed i  meccanismi di selezione; crescita dimensionale delle imprese, sfruttando in particolare il Capitale di Rischio e le Reti d’Impresa; sviluppare competenze non solo tecnologiche ma anche organizzative, manageriali e commerciali per realizzare le idee eccellenti; presidiare le aree innovative sviluppando tutte quelle componenti nate dalla convergenza tra TLC ed IT, come il cloud computing, i servizi on-line in mobilità, la dematerializzazione, l’Internet delle cose, sino a tutto quanto ruota attorno ai social network e alle smart community. Com

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