Le coraggiose dimissioni del consigliere d’amministrazione dell’Ente Foreste Emiliano Deiana, mettono in evidenza l’inconcludenza del centro destra e della Giunta Regionale anche in un settore di vitale importanza per la nostra regione, qual è quello della forestazione e del patrimonio boschivo.
Infatti, l’Ente Foreste, che ha un costo di circa 180 ml di euro l’anno, per esclusiva responsabilità della Giunta, è da anni senza strategia e guida autorevole.
L’Ente può essere strumento e volano per la valorizzazione ambientale e insieme per la produzione di ricchezza in particolare per le zone interne dell’isola.
Ma perché ciò avvenga è necessario che l’Ente sia messo nella condizione di costruire corretti rapporti con le amministrazioni comunali e con i tanti operatori economici che vedono nell’ambiente un occasione di crescita economica.
Serve una riforma strutturale dell’Ente Foreste, sottraendolo a logiche di spartizione di potere a cui questa maggioranza di centro destra ci ha abituato fin dal suo insediamento, per scommettere su uno strumento snello, espressione delle Autonomie Locali e capace di valorizzare la creazione di impresa imperniata sulle vocazioni produttive locali.
Per ciò, chiedo alla Giunta di avviare un confronto con le forze politiche in Consiglio Regionale, il sistema delle Autonomie Locali e le Forze Sociali, al fine di definire un progetto di riforma che eviti il declino dell’Ente Foreste.
