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Grillo con Fo riempie piazza Duomo

"Tutti a casa, tutti a casa". Piazza Duomo urla e accoglie Beppe Grillo con decine di migliaia di persone. Fa tappa a Milano lo Tsunami tour del leader del Movimento 5 Stelle e assieme a lui c'è anche quello che definisce "il più grande amico della mia vita", e cioe' Dario Fo, ospite a sorpresa di un comizio che ha una sola parola d'ordine: "Arrendetevi", come urla Grillo ai partiti. Ci sono persone di tutte le età, come domenica scorsa per il comizio dei leader del centrosinistra, ma la differenza sta tutta nell'insofferenza verso la classe politica che si sente nella piazza, nelle parole della gente che ripete quelle di Grillo.

Ci sono 30, 40 mila persone, c'è chi dice molte di più, anche il doppio, e la folla si ingrossa con il suo arrivo, in camper fin sotto il monumento a Vittorio Emanuele II dove è stato montato il palco, proprio sotto lo sguardo del Re. Ci sono poche bandiere, qualche gazebo, una scenografia composta solo da qualche palloncino bianco: non sono i simboli di partito il segno del M5S, ma la voglia di cambiare tutto.

E lo conferma anche Dario Fo, quando sale sul palco: "Mi sembra di essere tornato indietro di molti anni - spiega il premio Nobel - alla fine dell'ultima guerra mondiale ci fu una festa come questa, c'era tanta gente piena di gioia come voi, c'era speranza che si sarebbe rovesciato tutto e non ci siamo riusciti: fatelo voi, ribaltate tutto". A maggio del 2011 era venuto in piazza Duomo per festeggiare la vittoria di Giuliano Pisapia, ma adesso e' tutta un'altra storia con un protagonista completamente diverso.

"Guarda la gente, sono cambiati gli sguardi", gli dice Grillo e Fo a quegli sguardi si rivolge: "Non mollate per favore". A marzo compira' 87 anni ma Grillo spiega che "ha delle sinapsi straordinarie", ricordando che l'Italia "e' un paese fatto anche di queste persone", cosi' diverse dai politici attuali. Loro "si coalizzano e zampettano in tv" dopo "aver ridotto in macerie l'Italia" mentre il Movimento 5 stelle "e' nato tre anni fa senza soldi, con i giornali e le televisioni contro e adesso e' la terza, no la seconda, no la prima forza politica del paese".

"Tutti a casa, tutti a casa", urla ancora la piazza mentre Grillo ricorda scandali e inchieste di "una classe politica morta che non ha piu' niente da dire". "Sto girando, sono a pezzi, sono anche stanco ma felice", dice Grillo che conclude come aveva iniziato: "Arrendetevi finche' siete in tempo, non vi faremo del male. Non avete scampo, apriremo il Parlamento come una scatoletta di tonno".

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