Press "Enter" to skip to content

“I democratici porteranno il Paese fuori dalla crisi”

"Voglio dare il benvenuto al prossimo presidente del consiglio Pierluigi Bersani". Così Matteo Renzi ha aperto il suo discorso sul palco dell'Obi Hall di Firenze. "Ho incontrato Pierluigi poco fa in Palazzo Vecchio, nella sala dei sindaci, ed ho pensato di fargli firmare il libro d'onore - ha proseguito Renzi -, ma poi ho detto no, lo firmerai quando verrai a Firenze da presidente del consiglio. Ti verremo a cercare - ha scherzato Renzi, riferendosi all'incontro che ebbe ad Arcore con Silvio Berlusconi - abbiamo una certa esperienza nell'andare a scovare i presidenti del consiglio anche in sedi non istituzionali".

Il sito del Pd ha lanciato questo appuntamento con la foto dei Blues Brothers e in rete l'hashtag è diventato subitopdbrothers.

Il Pd nato nel 21? Monti lo ha confuso con la sua carta d'identità
"Oggi Monti ha detto che il Pd è nato nel '21... deve aver confuso con la sua carta d'identità. Monti per mesi ha detto che non si sarebbe candidato e sarebbe rimasto sopra le parti e ora è nel ring della politica di tutti i giorni con persone molto lontane da lui. Forse non ha capito che Fini non è quello dei tortellini ma quello della Bossi-Fini". Cosi' Matteo Renzi, al palco della manifestazione con Pier Luigi Bersani, attacca il premier.

"Chi sottovaluta Berlusconi commette un errore. Dobbiamo stare attenti a non considerarlo l'uomo del passato ma al tempo stesso non dobbiamo averne paura". Così Matteo Renzi, dal palco della manifestazione con Pier Luigi Bersani, invita a stare attenti al recupero del Cavaliere. "Non dobbiamo averne paura perché può ingaggiare Balotelli ma anche se ingaggia il mago Silvan non servirà a far sparire le cose che ha fatto e quelle che non ha fatto".

"Non ci sono correnti, non ci sono bersaniani o renziani, ci sono dei democratici che porteranno il Paese fuori dalla crisi", ha detto Matteo Renzi. "Non siamo qui semplicemente per un atto di lealtà - ha detto -, io sono profondamente convinto che ciò di cui noi abbiamo bisogno e' che ciascuno di noi viva gli ultimi 23 giorni di campagna elettorale non dando niente per scontato, non avendo paura ma mettendosi in gioco nel modo più bello e più serio. Firenze vuole contribuire all'Italia giusta, chiusa la parentesi delle primarie".

Pier Luigi Bersani inizia il suo comizio a Firenze con un "primo omaggio a Matteo", togliendosi la giacca come fa sempre il sindaco di Firenze. "Se lo merita".

Pier Luigi Bersani ha duramente criticato la battuta di Mario Monti sul Pd nato nel 1921. "La battuta di oggi è stata veramente infelice", ha detto dal palco di Firenze. "Si può dir tutto ma non ferire un progetto come il nostro di cui non ha neanche la vaga idea", ha aggiunto.

"Non siamo mammolette e non accettiamo che ci faccia la predica chi ha cancellato il falso in bilancio, che noi reintrodurremo il primo giorno di governo. Noi proponiamo una commissione di inchiesta sull'utilizzo dei derivati e per una regolamentazione più stringente". Così Pier Luigi Bersani difendendo il Pd dalle accuse su Mps.

"Noi non ci siamo indeboliti anche quando abbiamo dovuto sostenere nell'ultimo anno cose che non ci sono piaciute. In tutta questa agenda non c'è la parolina esodati che anche Monti ammette sia un buco. Abbiamo sostenuto un governo di transizione con lealtà, non abbiamo mai mandato un disoccupato dalla Fornero o a Palazzo Chigi ma certo non è un governo di transizione ma un governo politico a poter dare una prospettiva al paese". Così Pier Luigi Bersani dal palco della manifestazione con Matteo Renzi.