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Bersani chiude a Ingroia: nessun patto con chi va in diverse direzioni

"Non facciamo nessun patto con posizioni politiche che vanno in diverse direzioni". Lo ha detto a Catanzaro il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, rispondendo a una domanda sul possibile patto di desistenza con la coalizione guidata da Ingroia.

Sulla lista Rivoluzione civile di Ingroia, il segretario democratico ha sottolineato che "nessuno ha chiesto patti né vuol fare patti", ma che "ognuno vede la matematica" e deve quindi "prendersi davanti al Paese le sue responsabilità": "Io invito a una riflessione, non mi permetto di dire cosa fare". "Perché in Lombardia non si sostiene un candidato che non è del Pd ma è civico, perché si dà questa chance al centrodestra?", domanda retoricamente Bersani, critico con quelle forze che "cedono troppo al radicalismo": "Il tema moralità pubblica non può essere interpretato in una chiave di fazione, è un grande tema di governo e delle forze sane del Paese".

Secondo il candidato premier del centrosinistra "il Pd e i progressisti reggono la sfida alla destra, a Berlusconi e alla Lega e questo è l'oggetto della campagna elettorale.

C'è bisogno di una riflessione - ha concluso Bersani - e ciascuno deve prendersi le sue responsabilità. Qualcun altro può dire che da solo batte Berlusconi? Solo noi".

"L'accordo tra il Pdl e la Lega ha provocato nel sangue del Paese, che è uno solo, un elemento di divisione, di lacerazione e di incomprensione". 
"In dieci anni questo accordo - ha aggiunto Bersani - ha umiliato il sud e danneggiato il nord. Da Catanzaro voglio dire che l'Italia è un Paese solo. Mi aspetto che dal sud ci sia una reazione al ritorno di questo accordo, che vedo come un pericolo".

"Esiste la politica ma esiste anche la matematica: in Lombardia chi non sostiene Ambrosoli fa un regalo a Maroni. E in Italia chi non sostiene il Pd fa un regalo a Berlusconi".

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