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Allevatore denunciato in stato di libertà per truffa allo Stato.

Il sostituto procuratore della Procura di Nuoro, Andrea Schirra, al termine di un’attività di indagine condotta negli ultimi mesi  con i carabinieri della Stazione di Ovodda, ed il supporto dei militari dell'arma del comando politiche agricole e della squadriglia di Tascusì, ha deferito in stato di libertà Mario Cuga, di 62 anni, di Ovodda, per i reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, malversazione ai danni dello stato e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, ed ha applicato  allo stesso più misure reali quali interdizione temporanea dall’esercizio di tutte le attività inerenti l’attività imprenditoriale di allevatore zootecnico; sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente di tutte le somme di denaro esistenti sui conti correnti e/o di deposito intestati a Cuga affinché tale cifra venga restituita all’erario.

Dall’attività d’indagine svolta, è emerso che l’allevatore dal 2009 aveva falsamente dichiarato di possedere circa 300 capi caprini, presso la propria azienda sita nell’agro di Ovodda per i quali ha percepito indebitamente più finanziamenti pubblici: (benessere degli animali, la domanda unica, indennità zone montane e la l.r. 15/10).

Le accurate attività d’indagine hanno appurato che l’allevatore dal 2009, ha presentato false dichiarazioni, presso intermediari autorizzati, al fine di ottenere pubbliche erogazioni nel settore dell’allevamento ovi-caprino, non possedendo presso l’azienda da lui dichiarata nelle domande di finanziamento, il bestiame del medesimo genere. Sulla base di tali dichiarazioni e richieste sono stati erogati nei confronti dello stesso dei premi o aiuti in agricoltura.

Tra l’altro, all’interno dell’azienda non vi erano nemmeno le condizioni materiali per detenere o condurre bestiame poiché sia per le condizioni della struttura che per la mancanza delle attrezzature da lavoro ne avrebbero reso improbabile l’allevamento.

Inoltre è emerso che il presunto capraio ai fini dell’ottenimento di un ulteriore finanziamento per la qualità del latte, ovvero per percepire indebitamente un’ulteriore contributo, acquistava con cadenze periodiche piccole quantità di latte di elevata qualità, da un terzo allevatore e, dopo le analisi qualitative dei competenti laboratori, le inviava  agli enti pagatori.

I contributi destinati alla realizzazione di attività di pubblico interesse percepiti, quale il sostegno dell’allevamento ovi-caprino, non sono stati destinati a tale finalità, per il semplice fatto che sin dall’agosto 2009 Cuga di fatto non ha più esercitato l’attività di allevatore di bestiame di razza ovi-caprina.

Infine, dai numerosi controlli effettuati in numerose aziende d’allevamento, sono stati rinvenuti solo poche decine di capi ovi-caprini a lui intestati, ma gli stessi erano presenti presso un’azienda, intestata ed in uso a terzi, sita nel comune di Tiana, dove sembrerebbero trovarsi lì dall’agosto del 2009, pertanto non riconducibili al denunciato per l’elargizione di alcun contributo.

Pertanto a seguito della lunga attività d’indagine svolta, è stato accertato che l’uomo abbia indebitamente percepito nel corso dei vari anni una somma di circa 60.000,00 euro. Quindi, l’A.G. a conclusione di una prima fase investigativa ha emesso nei confronti dello stesso più misure cautelari reali, che sono state applicate nella giornata di oggi e sono appunto, interdizione temporanea dall’esercizio di tutte le attività inerenti l’attività imprenditoriale di allevatore zootecnico e sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente di tutte le somme di denaro esistenti sui conti correnti intestati al Cuga affinché tale cifra venga restituita all’erario.

La corte dei Conti è stata coinvolta per le procedure di recupero dei finanziamenti rivalutati al netto degli interessi legali.

Al momento il Gip non ha concesso le misure cautelari personali detentive richieste e la procura di Nuoro sta valutando l’ipotesi di un eventuale appello.