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Monti: l’Imu va modificata e data ai comuni. Possibile ridurre l’Irpef e congelare l’Iva

"La decisione" di 'salire' in politica "la stavo covando prima e quel voto mi ha rafforzato nel convincimento". Così Mario Monti, intervistato da Gianluca Semprini a SkyTg24, a proposito del voto con cui il Pdl ha sancito di non dare più la fiducia al governo. Il premier uscente ha detto che i primi a sapere della decisione sono stati "i miei due presidenti: quello della Repubblica e quello di casa mia".

L'Imu "è frutto del governo precedente" comunque va ristrutturata e modificata, con un gettito maggiore ai comuni", ha detto Monti. "Io non ho la patente per distribuire moralità o immoralità - ha spiegato Monti riferendosi alle parole di Giulio Tremonti - è un frutto che il precedente governo ha deciso con l'entrata in vigore successiva" senza specificare se fosse sulla prima casa. Comunque, ha aggiunto l'Imu va modificata e ristrutturata" con un gettito maggiore ai comuni.

"Le tasse vanno ridotte ma non vanno fatte promesse non mantenibili", ha detto il premier uscente Mario Monti. C'è la "possibilità" di ridurre l'Irpef e congelare l'Iva a luglio e anche di fare "di più" e la "via maestra" per riuscirci è "ridurre di più la spesa pubblica".

"Noi ci schieriamo per le riforme che trasformino l'Italia e contro quei nidi di conservazione che esiste sia a destra che a sinistra". Così Mario Monti, intervistato da Gianluca Semprini a SkyTg24.

"Credo che la mia recente decisione abbia fatto salire di molto le legittime aspirazioni, ambizioni e aspettative di più di una persona che legittimamente mira a quella carica, non credo certo di avere aumentato le mie probabilità. Comunque, ad eventuali richieste si risponde se e quando arrivano", dice Mario Monti rispondendo all'intervistatore di SkyTg24 he gli domanda se direbbe no a una candidatura al Quirinale che arrivasse dal Parlamento.

"Non c'era alcun patto, io stesso pensavo di non candidarmi perchè pensavo non necessario farlo. Ero ottimista sul fatto che il paese continuasse di per sè nella direzione delle riforme ma ho visto molte preoccupazioni nell'economia italiana e all'estero". Così Monti, a Sky tg24, nega un'intesa precedente con Abc per non candidarsi.

Mario Monti ufficializzerà le candidature per la sua lista "nei prossimi giorni, non so se martedi'", dice il Professore intervistato da SkyTg24.

Sulla creazione del simbolo "ci ho lavorato personalmente con i miei collaboratori più stretti. Avrei preferito non figurasse il mio nome: non mi piace espormi così. Ma essendo connotante...". Così Mario Monti, intervistato da Gianluca Semprini a SkyTg24. Il premier uscente ha poi detto di non sapere che il disegno del simbolo è stato prodotto dagli stessi creativi di Vendola, "ma questa - ha detto - è una positività in più"

"Mi fa piacere vedere questa crescita molto sensibile in pochissimi giorni".

Così Mario Monti, ai microfoni di SkyTg24, commenta gli ultimi sondaggi sulla sua forza politica. "Serviva agli italiani" vedere il simbolo "o perlomeno avere certezza che questo impegno è partito e ci sarà, e fra pochi giorni, quando annunceremo le candidature, ci sarà eccome", ha aggiunto.

"Casini e Fini non li valuto per la loro storia ma prima di altri hanno capito che i problemi non si risolvevano senza la grande coalizione. Sono stati i più tenaci sostenitori della maggioranza, l'apporto Pd e Pdl è stato a corrente alternate". Così Mario Monti a Sky.

Mario Monti difende, con qualche distinguo, la compagnia di Pierferdinando Casini, Gianfranco Fini e Luca Cordero di Montezemolo alle prossime elezioni. Montezemolo, "personalità di grande rilievo", "per quel che mi risulta ha creato tre anni fa questo think tank (Italia futura, ndr.) ma non ha intenzione di candidarsi" e quanto ai suoi uomini che saranno candidati in supporto di Monti, saranno "vagliati uno per uno da me", così come "molti esponenti della società civile non proveniente da Italia Futura".

Quanto a Casini e Fini, "io non li valuto per loro storia lontana, ma sono, soprattutto Casini, coloro che hanno visto prima di altri che i problemi seri dell'Italia non potevano essere risolti senza una grande coalizione e hanno avuto ragione. Sono stati i più tenaci sostenitori di questa maggioranza dove c'è stato anche l'apporto di Pd e Pdl, talvolta a corrente alternata per ragioni politiche che conosco. Quindi non ho ragioni per rifiutare l'appoggio di coloro che hanno capito problemi e soluzioni italiane prima degli alfieri del bipolarismo esasperato".

Monti ha precisato che oltre a Fli e Udc ci saranno "per esempio persone che hanno deciso con un forte prezzo personale di uscire dal Pdl e dal Pd perché non ritrovavano più una forte componente riformista nei loro partiti".

Mario Monti ha avuto con Silvio Berlusconi un chiarimento sull'offerta di quest'ultimo per guidare i moderati già al vertice del Ppe a Bruxelles. Lo ha puntualizzato il premier uscente intervistato da SkyTg24.

"Gli ho telefonato per gli auguri per l'anno nuovo, ma prima ancora c'era stato un chiarimento per quella sua gentile proposta... allora si vede che potevo essere non leaderino ma qualcosa di più, non so ma non è importante", ha detto Monti.

"Su invito del presidente del Ppe Martens, in una riunione a Bruxelles alla quale abbiamo partecipato sia Berlusconi, che ne fa parte, che io, che non ne faccio parte, vi è stata una conversazione che ha chiarito benissimo, incluso ai miei colleghi capi di Governo che appartengono alla famiglia popolare, perché non c'era compatibilità di base".

"Ieri ho detto che dialogherei con tutti anche se avessi la maggioranza" dopo le elezioni, ma anche che "non sarei parte di nessun governo che non avesse un carattere riformista nel senso delle riforme strutturali". Così Mario Monti, ai microfoni di SkyTg24. Alla domanda se, come il Cavaliere, preveda la possibilità di far parte di una grande coalizione ma solo se non ci fosse Berlusconi, Monti ha infatti risposto: "No, assolutamente no".

"Quando lo spread scende si può misurarne il beneficio ma nel novembre 2011 la situazione rischiava di diventare tecnicamente catastrofica", e quindi ben al di là del 'moloch' che gli italiani hanno imparato a conoscere, dice  Monti nell'intervista a SkyTg24.

I 10 mld di recupero dell'evasione e i 60 di risparmio dal calo dello spread possono evitare una manovra ad aprile? "A deciderlo sarà il nuovo governo ma al momento anche l'Ue ci riconosce il pareggio di bilancio pubblico strutturale per 2013. I conti sono dunque in e se non ci saranno eventi non previsti...", dice Mario Monti a Sky Tg24.

Con lo spread sotto i 300 punti "si risparmiano molti miliardi e questo risparmio va contato sul debito pubblico per gli interessi ma anche su quello privato. Un risparmio che può essere calcolato come superiore al gettito Imu. Ma quando noi siamo arrivati, lo spread rischiava di diventare tecnicamente catastrofico". Così Mario Monti.

"La battaglia di civiltà contro l'evasione l'ho fatta perché le misure sono state senza precedenti e hanno dato un gettito considerevole, superiore ai 10 mld già nell'anno", ha detto Monti.

"Io spero che per Passera non sia scritta la parola fine, ha lavorato molto bene con me nel governo e ha ancora moltissimo da dare ma ha avuto una posizione più rigida di me, secondo me a torto, sulla questione della lista unica". Così Mario Monti, a Skytg24, spera in un ripensamento del ministro dello Sviluppo rispetto alla lista Monti.

Amico delle banche? Chiedete ai salotti buoni e a Gates. Berlusconi era contro Tobin tax

Chiedere referenze a Bill Gates e al "salotto buona" della finanza italiana, dice Mario Monti da SkyTg24 a chi gli chiede se davvero sia amico delle banche come i suoi avversari politici gli rimproverano.

Dare più soldi a famiglie e imprese "si può metterlo in agenda - spiega - ma bisogna prima trovare gli strumenti di politica economica per farlo".

"Questa storia della vicinanza alle banche - prosegue - è il segno della superficialità che c'è spesso nel dibattito politico italiano. Il governo Berlusconi - puntualizza - si schierò contro la tassazione delle transazioni finanziarie che l'Italia bloccava in Europa. Io ho cambiato la posizione e ora in Europa la Tobin tax si fa".

"Poi il nostro governo ha introdotto una cosa che ha disturbato moltissimo i grandi banchieri e assicuratori", dice ancora facendo riferimento al divieto di partecipazioni incrociate nei cda, quel mondo che lo stesso Monti inquadra come "incarnazione del salotto buono di accordi contro la concorrenza". Ultimo appunto: "Che qualcuno chieda a Jack Welch allora alla guida di General Electric o a Gates per Microsoft, per assumere informazioni al riguardo...".

Sente questo endorsement, questa vicinanza di Barack Obama? "Sì, molto, soprattutto questa grande facilità di rapporto sulla comprensione delle cose e delle persone". Risponde così Mario Monti intervistato a SkyTg24.

"In Rai sono così inseriti miei uomini che è stato fatto presente ai miei collaboratori, che non ne erano informati, che oggi non potevo andare alla tv pubblica perché era precluso come giorno festivo", dice Mario Monti.

"Eravamo stati invitati a 'Domenica in' perché era andato Berlusconi - ricorda Monti - avevamo dato disponibilità e poi perso di vista la questione dei giorni proibiti. Abbiamo detto se andava bene il 6, ci han detto di no e subito abbiamo risposto 'benissimo'".

Insomma, "questa è la Rai dove non riesco a vedere in che modo Tarantola e Gubitosi siano miei uomini. Hanno dimostrato - sottolinea - indipendenza anche in questo caso e sono stati selezionati anche per questa dote che va riconosciuta loro da tutti".