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Rapina in banca a Serramanna: solo il sangue freddo e la preparazione militare e atletica del Maresciallo ordinario Gloria Mercurio ha bloccato la fuga di un rapinatore.

Che le donne in alcuni casi siano molto più impavide e preparate degli uomini si sapeva. E questo è stato ampiamente dimostrato l’altro ieri pomeriggio dal Maresciallo Ordinario Gloria Mercurio, di appena 26 anni, comandante la Stazione cc di Serramanna, luogo in cui tre banditi armati e mascherati hanno fatto irruzione giovedì pomeriggio scorso, nella filiale del Banco di Sardegna del paese. Infatti, alle 15,00 uno de banditi era rimasto chiuso dalla porta e bloccato all’interno dell’istituto di credito. Nel frattempo era scattato l’allarme anti rapina e i militari del posto si sono precipitati sul posto, dove, con loro grande sorpresa hanno visto uno dei banditi rimasto chiuso all’interno della banca. Quindi, visto il pericolo imminente per il nervosismo del malvivente, il Maresciallo Mercurio, giovanissima e brillante comandante la Stazione di Serramanna, senza paura ha prima esploso in aria un colpo di pistola per cercare di intimorire e fermare il rapinatore e poi impavidamente si è gettata all’inseguimento di questi che lo ha poi bloccato e ammanettato facilmente grazie anche alla sua preparazione atletica, militare e sportiva.

Per questa dimostrazione di coraggio e professionalità, ieri il Maresciallo dei carabinieri  è stata celebrata dagli elogi del comandante dei carabinieri generale Luigi Robusto che ha anche illustrato i dettagli della tentata rapina a Serramanna, compiuta giovedì.

Quattro i colpi esplosi in aria dai militari durante l'irruzione in banca e l'inseguimento. Ma tutti a distanza di sicurezza dagli ostaggi e dagli stessi rapinatori, hanno spiegato i militari, e solo a scopo intimidatorio.

L'allarme per la rapina al Banco di Sardegna lo ha lanciato la sede centrale di Sassari che dai monitor ha capito che in quella filiale del Medio Campidano c'era qualcosa che non quadrava. Il colpo era scattato alle 16, orario "sensibile" soprattutto per gli incassi. All'interno dell'istituto di credito sono entrati in tre, con guanti, sciarpe, cappellino, occhiali da sole. A quel l'ora erano presenti dieci persone fra clienti e dipendenti. Tutti immobilizzati dai rapinatori: alcuni chiusi in bagno, altri fatti sdraiare dopo essere stati legati con fascette di plastica. I malviventi avevano già intimato ad uno dei bancari di far scattare il timer della cassaforte a tempo e si sono fatti consegnare i soldi, 56 mila euro. Sembrava fatta ma a rovinare il colpo sono stati i due carabinieri di Serramanna. All'inizio non vedono nessuno poi, da dietro un bancone compare Pira e alla fine sbucano i complici.

La banda si divide. Pira scappa, inseguito dalla Marescialla, dalla porta principale, gli altri dall'uscita di sicurezza. Il primo inseguimento avviene in via Parrocchia con Pira che, arma giocattolo in mano, a un certo punto si gira e abbandona la pistola continuando a correre: fuga inutile perché la Marescialla-atleta è più veloce e forte di lui. Riescono a far perdere le tracce, invece, i due complici che però, nella fuga, mollano il sacchetto con il bottino. Le indagini proseguono: i carabinieri ormai sono sulle loro tracce.