Il tasso d'inflazione medio annuo per il 2012, secondo i dati Istat, è pari al 3,0%, in accelerazione rispetto al 2,8% del 2011. Si tratta del valore medio annuo più alto dal 2008.
L'aumento di due decimi di punto percentuale, segnato nel 2012 a confronto con il 2011, è principalmente dovuto alla spinta arrivata dall'energia. In particolare, guardando ai diversi settori, nella media d'anno, gli incrementi più elevati rispetto al 2011 riguardano i prezzi dell'abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+7,1%, dal +5,1% del 2011), dei trasporti (+6,5%; era +6,2% il precedente anno) e delle bevande alcoliche e tabacchi (+5,9%, dal +3,5% del 2011).
Invece i prezzi delle comunicazioni diminuiscono dell'1,5%. Quanto all'indice armonizzato dei prezzi al consumo per i Paesi dell'Unione europea (Ipca), sempre secondo le stime preliminari, presenta un tasso di crescita medio annuo pari al 3,3%, in accelerazione di quattro decimi di punto percentuale rispetto al 2,9% del 2011. Anche in questo caso si tratta del dato più alto dal 2008.
Nella media del 2012 il rincaro del cosiddetto carrello della spesa, i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (da cibo a carburanti), è del 4,3%, un rialzo superiore a quanto segnato nel 2011 (3,5%). Lo rileva l'Istat nelle stime. Si tratta del valore medio annuo più alto dal 2008.