L'Assemblea generale dell'Onu ha dato il via libera alla risoluzione che riconosce la Palestina come Stato 'osservatore' delle Nazioni Unite. A votare si sono stati 138 Paesi su 193. Nove i Paesi contrari, 41 gli astenuti.
L'Italia ha votato a favore della risoluzione Onu che riconosce la Palestina come Stato 'osservatore' delle Nazioni Unite.
Dopo il si allo status di Stato osservatore non membro dell'Onu, la delegazione palestinese nell'aula dell'Assemblea delle Nazioni Unite ha alzato la bandiera palestinese.
Scene di giubilo, canti, spari in aria e bandiere al vento nella piazza di Ramallah hanno accolto oggi l'annuncio del voto favorevole dell'Assemblea generale dell'Onu al riconoscimento della Palestina come Stato osservatore non membro.
I palestinesi rimasti in piazza fino al voto, dopo la mezzanotte locale in Cisgiordania, hanno invece sonoramente fischiato, in segno di disapprovazione, il discorso della rappresentante Usa a Palazzo di Vetro, Susan Rice: critica nei confronti dell'iniziativa dell'Anp alle Nazioni Unite. Poi, dal palco di piazza Yasser Arafat, hanno preso la parola alcuni oratori, che hanno animato i presenti, fra slogan, grida di esultanza e abbracci. Il maxischermo rifletteva intanto le immagini dell'Assemblea generale, dove - all'annuncio del voto favorevole - anche il presidente Abu Mazen ha abbracciato vari componenti della delegazione palestinese e rappresentanti di vari Paesi musulmani, a cominciare dal ministro degli Esteri turco, Ahmet Davutoglu.
"Sfortunatamente oggi è stata approvata una risoluzione controproducente" ai fini del raggiungimento dell'obiettivo di "due Stati per due popoli": lo ha detto l'ambasciatrice Usa all'Onu, Susan Rice, motivando il 'no' degli Stati Uniti alla risoluzione che riconosce la Palestina come Stato 'osservatore' delle Nazioni Unite.
"La risoluzione approvata oggi non sancisce la nascita di uno Stato della Palestina": lo ha detto l'ambasciatrice Usa all'Onu, Susan Rice.