Per le regionali di Lazio, Lombardia e Molise si voterà il 10 marzo. Le massime cariche dello Stato, al termine del vertice, ritengono "appropriata" questa data.
"Una costruttiva conclusione della legislatura - dettata anche dalla serieta' dei problemi che il paese ha di fronte e dall'acutezza di fenomeni di disagio sociale che si vanno manifestando - sconsiglia un affannoso succedersi di prove elettorali". E' quanto si legge nella nota diramata dal Quirinale dopo l'incontro del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con il premier Mario Monti e i presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini.
"Distinta, e rimessa all'esercizio di una prerogativa propria ed esclusiva del Presidente della Repubblica", la questione delle elezioni per il rinnovo delle Camere.
In proposito si ricorda che il Capo dello Stato aveva rilevato, il 3 novembre scorso, la carenza, fino a quel momento, di condizioni oggettive e di "motivazioni plausibili" per un'anticipazione sia pur lieve della convocazione delle elezioni politiche.
"Si attende dunque il verificarsi delle condizioni opportune per la decisione che la Costituzione riserva al Capo dello Stato".
Napolitano ritiene "ineludibile" l'approvazione della legge di stabilità e della legge di bilancio, "auspicabile" una nuova legge elettorale.
"L'esigenza di regole più soddisfacenti per lo svolgimento della competizione politica e a garanzia della stabilità di governo, e le aspettative dei cittadini per un loro effettivo coinvolgimento nella scelta degli eletti in Parlamento, rendono altresì altamente auspicabile la conclusione - invano a più riprese sollecitata dal Presidente della Repubblica - del confronto in atto da molti mesi per una riforma della legge elettorale".