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Il segretario Pd a Radio Anch’io, Bersani: no all’ingovernabilità. E al governo dal tabernacolo

"Un governo Monti bis non potrà nascere dall'impossibilità di trovare una soluzione dopo le elezioni politiche. Dalla palude viene solo palude". Così Pierluigi Bersani a Radio Anch'io. "Se non ci sara' una soluzione - ha aggiunto il leader del Pd - si dovrà andare a nuove elezioni. E' ovvio che discuteremo con Monti quale sarà il suo contributo".

Bersani ha respinto gli attacchi di Pier Ferdinando Casini sulla legge elettorale. "Al contrario di quel che sta dicendo Casini, mai abbiamo preteso di avere il 55% con il 30% dei voti. Stiamo dicendo che chi vince deve avere un ragionevole premio di governabilità, senza pretendere che questo significhi arrivare alla maggioranza assoluta, ma avere un azionista di riferimento in grado di formare il governo", ha detto il segretario del Pd a Radio Anch'io.

"Con un sistema senza questa premialità e che mette un'asticella cui non arriverà mai nessuno si va a un messaggio di ingovernabilità", ha ammonito.

"Come un anno fa ho detto prima di tutto l'Italia, avremmo potuto andare a votare con il Porcellum e non eravamo messi male, vorrei essere creduto quando dico non sto ragionando per il Pd ma per l'Italia e non intendo prendermi responsabilità di portare il Paese all'ingovernabilità, non si può chiedere a nessuno di aiutare a fare questo", ha avvertito Bersani.
"Matteo Renzi dice che non sono un rinnovatore? Si sbaglia", ha detto ancora Bersani.

"Dovrebbe sapere che a Firenze c'è un segretario del Pd bravissimo che ha 28 anni e l'abbiamo fatto a 26 anni. Se si guarda attorno il rinnovamento c'è ed è stato profondo e ci mette in condizione di avere una nuova classe dirigente cui far fare uno scalino in più, in termini di partito e governo", ha assicurato il segretario del Pd.

Quanto al Movimento 5 stelle di Beppe Grillo Bersani ha ammesso che "ci sono cose che interpellano anche noi" sulla richiesta di maggior partecipazione, maggior rapporto con i cittadini ma "poi su questo si innesta un'ammucchiata di generica protesta" a cui si aggiunge un personalismo "che ci porterebbe alla rovina".

Per Bersani non è in particolare accettabile quando viene affermato "che non c'è destra ne sinistra". "In quel movimento c'è un progetto democratico che non convince perché noi non possiamo immaginare una democrazia governata dal tabernacolo: nel senso che c'è uno la in fondo, che senza mai accettare una domanda o un confronto oppure mettersi in un meccanismo di partecipazione conosciuti in tutte le democrazie rappresentative del mondo, possa con questo meccanismo governare".

"Io dico attenzione all'eccezionalismo italiano. E' vent'anni che noi ci inventiamo soluzioni eccezionali, personalizzazioni, meccanismi democratici modificati. se vogliamo avere un futuro dobbiamo assomigliare alle grandi democrazie del mondo e riformare la nostra democrazia rappresentativa e costituzionale, ma non andarci ad inventare modelli democratici demagogici, personalizzati, plebiscitari che ci portano sempre nei guai".