«Per quale ragione, dopo oltre cinque anni dall’approvazione da parte della Comunità del Parco e dopo oltre un anno dall’inizio della protesta della Consulta delle Associazioni, non si è data attuazione alla proposta di riforma e al rilancio del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna»? Lo chiede in una interrogazione a risposta immediata al ministro dell’Ambiente Corrado Clini il deputato e segretario regionale dell’Italia dei Valori Federico Palomba che il mese scorso aveva scritto una lettera allo stesso ministro Clini rimasta senza esito.
Dopo aver ripercorso la storia del compendio, riconosciuto sin dal 1998 dall’Unesco quale esempio emblematico della rete europea e mondiale dei Geoparks e commissariato nel 2007 dal Governo, il deputato dipietrista ricorda la situazione di stallo che ha portato, l’anno scorso, alla minaccia da parte della stessa Unesco di escludere il Geoparco dalla rete internazionale dei parchi. «Dopo aver appreso dell’ammonimento dell’Unesco, la Consulta delle Associazioni del Parco Geominerario, il 27 settembre 2011, ha dato vita a un presidio davanti alla sede della presidenza della Regione Sardegna, ancora oggiin essere, per denunciare questa incredibile situazione e sollecitare l’attuazione della proposta di riforma ponendo fine al regime commissariale con la nomina dei nuovi organi di gestione», afferma Palomba ricordando come la Regione Sardegna - sulla spinta della protesta delle associazioni e delle pressanti sollecitazioni della Comunità del Parco- lo scorso aprile ha inviato al Ministero dell’Ambiente un aggiornamento dell’originaria proposta di riforma come risultanza di una strategia unitaria concordata con tutte le istituzioni e le parti sociali interessate.
«Nonostante ciò – afferma Palomba - le istituzioni competenti non sono state ancora capaci di rendere operativo uno strumento che potrebbe promuovere lo sviluppo e la rinascita culturale, sociale e economica delle aree minerarie dismesse della Sardegna come sta avvenendo con eccellenti risultati nei vecchi bacini minerari europei con la creazione di migliaia di nuovi posti di lavoro. Sembra che il Ministro dell’Ambiente sia pronto a emettere il decreto – afferma il deputato - ma manchi di fatto la concertazione con altri ministeri interessati: tale grave e inaccettabile inadempienza è da considerare politicamente paradossale e moralmente riprovevole alla luce della drammatica situazione di tensione sociale che stanno attraversando proprio in questi momenti gli stessi territori a causa degli effetti devastanti della crisi del settore industriale». Per questo Palomba chiede al ministro Clini un pronto intervento per far rispettare la volontà espressa dalle istituzioni locali, dalle parti sociali e dalle popolazioni interessate e minaccia di ricorrere a più efficaci strumenti di pressione parlamentare per esigere che i Ministri dello Sviluppo Economico, dei Beni Culturali e dell’Istruzione diano subito il concerto a quello dell'Ambiente. Com