"Come diavolo fa Renzi a chiedere il voto del Pdl? Non corre per il Pd? Siamo alle barzellette, alla farsa, alla pochade. Io non sono mai stato un patito delle primarie ma è evidente che occorre un minimo di regole". Massimo Cacciari, in una intervista a La Stampa, boccia l'apertura del sindaco di Firenze ai "delusi del Pdl". E dai piani alti del Pd sul sindaco di Firenze piovono critiche ben più feroci.
"Non si può fare quello che fa Renzi - dice Cacciari - Siamo un paese in preda dei pazzi. L'unica reazione logica è quella di Alfano ("Prevedo che Renzi sconfitto voterà per noi", ndr.) ". "Il modo di comportarsi di Renzi - aggiunge - è come se, Obama avesse chiesto i voti dei repubblicani alle primarie per battere i candidati del suo stesso partito. E' un'arlecchinata, una buffonata assoluta".
"Ho visto tanti slogan, tanti effetti speciali, fuochi d'artificio. Poche idee". E' il giudizio tagliente, invece, espresso dal responsabile economico del Pd Stefano Fassina sulla discesa in campo alle primarie del partito di Matteo Renzi. "Per un candidato progressita -dichiara Fassina in un'intervista a la Repubblica - il bersaglio principale non dovrebbe essere il proprio partito. Dovrebbe misurarsi con la destra, con i suoi danni. Renzi è stato ingeneroso con la nascita del governo Monti. Abbiamo il merito storico di aver contribuito a chiudere una stagione che portava il Paese alla deriva. Se fossimo andati anche noi ad Arcore, Berlusconi forse sarebbe ancora a Palazzo Chigi".
"Molti mi chiedono cosa penso del discorso di Renzi. Mi sembra un discorso un po' vacuo. Insomma di quelli soliti che si fanno per piacere un po' a tutti, molto moderato, molto di centro", scrive il presidente della Toscana, Enrico Rossi su Facebook, rivendicando come "la Toscana è da sempre una regione di sinistra, ben governata e da sempre capace di rinnovarsi nelle persone e nei contenuti".