Press "Enter" to skip to content

Carceri: Sdr, Dap non rispetta a Bad’e Carros trattamento detenuti as

“Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ancora una volta non rispetta le circolari che emana. Nel carcere di Bad’e Carros, in particolare, gli ergastolani, in circuito AS1, sono rinchiusi anche in sei in una sola cella mentre hanno diritto alla cella singola”. Lo denuncia è di Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, avendo appreso, da alcune lettere, del trasferimento nella Casa Circondariale nuorese di detenuti provenienti dal Continente per esigenze dell’Amministrazione”.

“I detenuti dell’Alta Sicurezza sono considerati – sottolinea Caligaris – con spiccata pericolosità e suddivisi in tre differenti sottocircuiti con garanzie di sicurezza e opportunità trattamentali. A ciascun gruppo sono dedicate sezioni differenti, che tra l’altro prevedano impossibilità di comunicazione. Non si comprende perché invece a Nuoro il DAP non tenga conto delle condizioni reali della struttura e permetta a detenuti di AS1, appartenenti alla criminalità organizzata di tipo mafioso, di avere contatti con quelli di AS3, considerati di minore spessore”.

“I trasferimenti operati per liberare spazi da carceri sovraffollate – evidenzia la presidente di SDR – stanno determinando una condizione di grave disagio nella sicurezza degli Istituti di Pena della Sardegna e compromettendo il trattamento rieducativo dei cittadini privati della libertà che vengono costretti a rinunciare non solo ad uno spazio umanamente accettabile, ma anche al diritto allo studio, al lavoro e perfino a poter incontrare i familiari a causa delle distanze. Insomma le conseguenze di operazioni ragionieristiche sono negative sotto ogni profilo. Il sovraffollamento non può essere gestito in modo approssimativo”.

“Da troppo tempo il Dipartimento – conclude Caligaris – tende a scaricare le responsabilità della gestione del disagio penitenziario sugli Agenti di Polizia, peraltro ridotti all’osso, e sui Direttori in numero ancora più esiguo considerato che in media un solo Direttore gestisce due o tre Istituti contemporaneamente. In alcuni periodi un Direttore coordina contemporaneamente anche quattro Istituti. Una vergogna per lo Stato”.