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Provincia Nuoro; Lai (Idv): la cultura non deve essere bruciata ma valorizzata

«I libri non si bruciano né possono diventare (con la minaccia di bruciarli) pretesto per una provocazione nei confronti di qualcuno, perché questi comportamenti non solo richiamano periodi terribili della storia ma anche perché a nessuno, se non a chi non ha cognizione del valore dei libri, viene in mente di mandare al rogo un bene così prezioso per la società».

Lo afferma il vice segretario dell'Italia dei Valori Salvatore Lai a proposito delle recenti dichiarazioni del presidente della Provincia di Nuoro Roberto Deriu e del sindaco di Nuoro Alessandro Bianchi che hanno invitato i cittadini nuoresi a bruciare un libro in segno di protesta contro l'abbandono delle zone interne della Sardegna.

«Il territorio nuorese non ha bisogno di provocazioni ma di iniziativa e proposta in relazione ai tentativi del Governo regionale di "spegnere" diverse importanti realtà culturali del Nuorese come la Satta, il Man e il festival letterario di Gavoi - afferma l'esponente dipietrista -.

Non ha certo bisogno di sceneggiate ma di assunzione di responsabilità nella costruzione di un movimento di enti locali, forze sociali e culturali e cittadini per contrastare la grave crisi del nostro territorio e la politica di un governo regionale inetto e irresponsabile che per sua parte la determina. La Provincia - prosegue Lai - ha il dovere di esercitare un ruolo in questo senso fino a quando le sarà consentito, ivi compreso quello di dare risposte concrete alle emergenze al di là dei cavilli burocratici, a partire proprio dalla Satta. Anche il sindaco di Nuoro si assuma questo impegno politico per la responsabilità che gli deriva dall'essere sindaco della città capoluogo.

È necessario che tutte le forze politiche nuoresi escano dal letargo - afferma ancora Lai - e si assumano la responsabilità di imprimere una svolta alla situazione drammatica in cui si trova la nostra gente partendo dalla difesa delle nostre istituzioni e realtà culturali come motore di una ripresa e sviluppo per il nuorese. Prima che lo sconforto e la delusione dei cittadini si trasformino in totale sfiducia nei partiti e nelle istituzioni - conclude Lai - ci si adoperi ciascuno per la responsabilità che ricopre a una "svolta" morale, culturale ed economica che non può essere rinviata». Com

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