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La vicenda giudiziaria dei call center Omnia Network: altro mandato d’arresto per i fratelli Liori da parte del tribunale di Milano e Cagliari per bancarotta e aggiotaggio

Il Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza con la collaborazione del Nucleo di Polizia Tributaria di Cagliari, ha oggi eseguito tre arresti ordinati dal G.I.P. del Tribunale di Milano, Alessandra Simion, su richiesta dei Pubblici Ministeri Carlo Nocerino e Sergio Spadaro, per reati di bancarotta fraudolenta ed aggiotaggio a carico di L.A., di 48 anni, L.S., di 46 e M.C.M., di 65 anni, ritenuti i promotori e gli organizzatori di un complesso sistema di “scatole vuote” e di società “decotte” capace di generare ingenti profitti personali.

In particolare, il gruppo acquisiva attraverso fraudolente ricapitalizzazioni e finanziamenti il controllo di società – in alcuni casi anche quotate in Borsa - od interi gruppi di impresa, in grave crisi economica e finanziaria svuotandole delle residue risorse finanziarie.

Le stesse società, ormai prive di qualunque fonte finanziaria ed economica, venivano quindi mandate al fallimento, a scapito di centinaia di lavoratori e dei creditori che si trovavano a non poter riscuotere crediti talvolta milionari.

Gli arresti di oggi non sono che l’epilogo di una complessa indagine che ha visto interessate anche le Procure della Repubblica di Roma e Cagliari, nell’ambito della quale sono stati accertati reati di bancarotta fraudolenta per circa 12 milioni di euro, posti in essere in un arco di tempo di 6 mesi, ai danni della società romana Agile S.r.l., operante nel settore dell’Information Technology. Analoghe condotte sono state accertate ai danni della società cagliaritana di call center, Video On Line 2  S.r.l., alla quale sono stati sottratti illecitamente, a cavallo degli anni 2009 – 2010, circa 6 milioni di euro.

Gli stessi soggetti, oggi assicurati alla giustizia, avevano poi esteso la propria operatività anche in Lombardia, acquisendo il controllo delle società milanesi, tutte dichiarate fallite dal Tribunale di Milano, Libeccio S.r.l., Emme and Partners S.r.l., M.M. Contact Center S.r.l., Omnia Service Center S.p.A. ed Omnia Network S.p.A., quest’ultima quotata  al mercato telematico azionario, gestito da Borsa Italiana.

Le attività di indagine eseguite a Milano hanno consentito di accertare gravi comportamenti, da parte dei componenti dell’associazione criminale, i quali oltre a sottrarre e distruggere la documentazione contabile societaria, in alcuni casi, con la complicità di altri indagati, estranei all’organizzazione, hanno distratto, anche mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, somme di denaro ai danni delle società, determinandone, di fatto, il fallimento.

Particolarmente grave è risultata la fraudolenta  operazione di “spin off” della società di call center Omnia Service Center S.p.A., con circa mille dipendenti, realizzata dalla capogruppo  Omnia Network S.p.A., fra la fine del 2009 e l’inizio del 2010,  con l’unico fine di “liberarsi” di una società in grave crisi di liquidità e soprattutto di “azzerare” i debiti nei confronti della stessa controllata, pari a circa 51 milioni di euro.

Inoltre gli stessi indagati, per occultare la reale situazione di grave crisi della società Omnia Network S.p.A. e più in generale del Gruppo Omnia, hanno diffuso al mercato notizie false, mediante numerosi comunicati stampa, riguardanti le condizione economiche e finanziarie della stessa società, concretamente idonee ad alterare il prezzo delle azioni quotate sul mercato.

Proprio per la gravità dei fatti illeciti contestati, oltre agli otto componenti inseriti organicamente nell’associazione per delinquere, sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria, complessivamente 28 persone (amministratori, dipendenti, consulenti, titolari di società), coinvolti a vario titolo nei fatti oggetto di indagine. Sono state inoltre contestualmente segnalate sei società per ipotesi di responsabilità amministrativa connesse ai reati posti in essere dai rispettivi amministratori.

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