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Vertenza Sardegna, siglato documento regione sindacati.

Un importante passo in avanti è stato compiuto  oggi a Villa Devoto a seguito dell’incontro tra il Presidente della Regione e i vertici regionali delle organizzazioni sindacali della Sardegna. E’ stato condiviso e sottoscritto, infatti, un documento unitario che arricchisce di importanti contributi i temi chiave della Vertenza Sardegna.

Il documento riepiloga i termini essenziali della vertenza stessa, sia con riferimento ai presupposti politici che la sostengono, sia con riferimento ad una più puntuale illustrazione dei temi e degli obiettivi condivisi che la Regione si prefigge di conseguire dal confronto con lo Stato, nel quadro della strategia di contrasto della crisi e di rilancio dello sviluppo della Sardegna.

Il documento sottolinea i punti di convergenza fra la Giunta regionale e le organizzazioni sindacali per un nuovo modello territorialmente integrato di sviluppo della Sardegna ed inquadra le soluzione richieste, come prioritarie, dalla Vertenza con lo Stato, quale essenziali pre-condizioni per l’attuazione ed il successo del nuovo modello di sviluppo. In altre parole, la Regione e le OO.SS. della Sardegna condividono che ci sono alcuni fattori imprescindibili e fondamentali (essendo gli stessi le pre-condizioni per l’attuazione del nuovo modello), sui quali è essenziale e decisivo l’intervento dello Stato e del Governo nazionale anche per una efficiente ed efficace attuazione delle politiche comunitarie di coesione territoriale e per la nuova impostazione della programmazione dei fondi strutturali europei per il periodo post-2013.

“Abbiamo condiviso un percorso comune - ha dichiarato il presidente della Regione al termine dell’incontro - che riguarda non solo le questioni ancora aperte con lo Stato, come le entrate e il divario infrastrutturale, ma anche quelle azioni fondamentali per la realizzazione di un nuovo modello di sviluppo. Riguardo ad esse, nel quadro della leale collaborazione istituzionale tra le istituzioni, il necessario contributo dello Stato non può mancare”.

“Appare opportuno - ha aggiunto il presidente - che su questa impostazione, condivisa con le organizzazioni sindacali, possa proseguire ed estendersi il dibattito a tutte le componenti della classe dirigente regionale ed a tal fine auspico che possano esserci ulteriori momenti di confronto alto promossi dallo stesso Consiglio regionale, in continuità con la seduta straordinaria degli Stati generali della Sardegna dello scorso 16 marzo”.

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