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Ipertensione arteriosa: al San Francesco nuova tecnica chirurgica mini invasiva

Eseguito nell’Unità Operativa complessa di Cardiologia,diretta dal Dott. Gavino Casu, il primo intervento di denervazione dell’arteriarenale per il trattamento dell’ipertensione arteriosa.

L’ipertensione rimane uno dei principali problemi di salutepubblica. Basti pensare che nei Paesi occidentali ne soffre circa un quartodella popolazione adulta, e rappresenta una importante causa di morte, con unnumero di decessi che si stima sia di circa 7,5 milioni per anno.

Ogni 10/20 mm Hg di incremento dei valori di pressionearteriosa è associato al raddoppio delle percentuali di mortalitàcardiovascolare. Purtroppo solo la metà dei pazienti è adeguatamente trattata.Esiste, inoltre, un gruppo di pazienti che - nonostante le modifiche dellostile di vita, la dieta e l’uso di più farmaci antipertensivi - non raggiungeadeguati valori pressori. Questi pazienti sono definiti “refrattari oresistenti”, e possono giovarsi di poche opzioni terapeutiche.

Una tecnica innovativa mini-invasiva è rappresentata dalladenervazione del sistema simpatico renale. Mediante una procedura percutanea diablazione con radiofrequenza si  puòottenere - in un periodo di sei mesi - la riduzione della pressione arteriosa fino a 30 mm Hg.

«Il trattamento – spiega Dott. Gavino Casu - si basa sullegame, documentato da numerosi studi scientifici, tra nervi renali del SistemaNervoso Simpatico (SNS) e pressione sanguigna. I segnali provenienti dal SNS ediretti ai reni aiutano a controllare il flusso sanguigno renale, la ritenzionedei sali e l’attivazione del sistema renina-angiotensina, un meccanismoormonale di regolazione della pressione. A loro volta, i segnali afferenti alSNS provenienti dai reni e diretti al Sistema Nervoso Centrale (SNC) attivanomeccanismi di regolazione globali, ma possono anche causare una stimolazioneeccessivamente elevata che provoca ipertensione. La denervazione renaleconsiste nel disattivare in modo selettivo parte delle terminazioni nervose chedecorrono lungo le pareti delle arterie renali, determinando una duraturariduzione della pressione sanguigna». Com

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