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Sanità e ricerca : la Sardegna investe sulla telemedicina con il progetto “remote”

La Sardegna diventa un centro di riferimento per latelemedicina e del teleconsulto per la cardiologia pediatrica grazie alprogetto Remote (Risorse e Modelli organizzativi in tele-ecocardiologia) che, attraversol’innovazione tecnologica e il web trasferiti alla sanità, punta a farcollaborare ospedali anche lontani tra loro ed effettuare così un esamediagnostico a distanza.

Il progetto, finanziato con il bando 2009 del Centroregionale di programmazione (legge regionale 7/2007) è stato presentato questamattina a Cagliari dagli assessori della Programmazione Giorgio La Spisa edella Sanità Simona De Francisci. Con loro sono intervenuti anche AntonioGarau, manager dell’Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari, il direttoreamministrativo dell'Asl 4 di Lanusei Attilio Murru, il direttore di Cardiologiapediatrica del Brotzu Roberto Tumbarello e Riccardo Triunfo del CRS4.

“Remote” ha visto la collaborazione tra il reparto diCardiologia pediatrica del Brotzu di Cagliari e il CRS4 e vuole favorire lapossibilità di valutare, in maniera rapida ed efficace, i casi potenzialmentegravi che potrebbero necessitare di immediata ospedalizzazione nelle strutturespecialistiche o escludere patologie cardiache evitando inutili trasferimentidel paziente.

Il piano si prefigge di promuovere un modello di diagnosicollaborativa sul territorio sfruttando inizialmente la rete Internet el'infrastruttura di rete della Regione Sardegna. Per la prima applicazione èstata scelta non a caso la cardiologia pediatrica, considerato che in Sardegnal’incidenza di cardiopatie sui bambini è anche doppia rispetto ad altre realtàe regioni italiane.

“Questo progetto è un’applicazione concreta delle scelte chela Giunta – ha premesso il vicepresidente della Regione Giorgio La Spisa – staeffettuando sul fronte degli investimenti a favore di ricerca scientifica,innovazione tecnologica e del capitale umano, in questo specifico casoapplicato alla sanità. Nel prossimo triennio abbiamo disponibili 34 milioni dieuro, ai quali si aggiungeranno le risorse del Fondo di sviluppo regionale, i25 milioni del Governo e 70 milioni dell’Unione europea: tutti fondi chepotranno essere investiti anche in altri settori come l’astrofisica,l’information technology, le energie rinnovabil e i beni culturali creando cosìle condizioni per fare impresa di qualità nell’Isola grazie all’innovazione ealla ricerca”.

“Remote – ha aggiunto l’assessore De Francisci – è unprogetto di eccellenza che proietta la Sardegna nel futuro della sanità. Per laprima volta si svolgono esami diagnostici, anche complessi, a distanza. Questoè uno strumento sul quale crediamo e molto e che apre scenari nuovi per iservizi sanitari anche in altre realtà isolane”.

il direttore di Cardiologia pediatrica Tumbarello haillustrato i principali vantaggi di Remote, che mira a far diventare laSardegna un unico centro virtuale di cardiologia, tra cui più omogeneità evelocità di intervento, riduzione degli spostamenti dei pazienti, corretta diagnosi,trasmissione di dati in tempo reale per il supporto alla diagnosi tra distrettilontani.

Venerdì al Brotzu è in programma una dimostrazione praticadel progetto, che è già operativo tra il reparto di Cardiologia pediatrica equello di Cardiologia di Lanusei.

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