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Edilizia-Decreto liberalizzazioni – IMU, Edilizia abitativa, scavi e appalti pubblici: ecco le novità del settore per nuovi cantieri e nuova occupazione.

La riduzione dell’IMU sugli immobili invenduti, il nuovo Piano nazionale per l’edilizia abitativa, la regolamentazione per le terre e rocce da scavo e le norme sugli appalti pubblici.

Confartigianato Imprese Sardegna ricorda le principali novità del decreto liberalizzazioni che interesseranno il comparto dell’edilizia anche nell’isola.

 

Il Consiglio dei Ministri, infatti, ha adottato con decreto-legge un pacchetto di riforme strutturali per la crescita del Paese che il Parlamento dovrà ora esaminare per sua definitiva conversione in legge.

Il provvedimento, oltre all’adozione di misure di liberalizzazione, dà spazio ad alcune disposizioni per il settore delle infrastrutture e dell’edilizia che consentiranno di aprire nuovi cantieri e di creare nuova occupazione.

 

Tra i punti di principale interesse per la categoria, si evidenzia: la riduzione Imu sull’invenduto, il sostegno all’housing sociale e la semplificazione delle procedure del Piano nazionale di edilizia abitativa. Nel testo approvato si prevede la possibilità per i Comuni di ridurre l’aliquota di base dell’imposta municipale unica (Imu) fino allo 0,38 per cento per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, “fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati, e comunque per un periodo non superiore a tre anni dall’ultimazione dei lavori”. Il decreto altresì ripristina l’Iva per la cessione e la locazione di abitazioni dopo 5 anni dalla nuova costruzione, nonché per l’housing sociale.

 

Per quanto riguarda, invece, il Piano nazionale di edilizia abitativa si prevede di semplificare le procedure per arrivare all'approvazione degli accordi di programma tra il Ministero delle Infrastrutture e le Regioni in attuazione del Piano casa 1 del 2009.

 

 

Il provvedimento stabilisce, inoltre, che l’utilizzo delle terre e rocce da scavo sia regolamentato con decreto del Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare di concerto con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti da adottarsi entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto. Una diversa classificazione delle terre e rocce da scavo come sottoprodotti e non rifiuti, comporterebbe una riduzione in termini di costi di smaltimento grazie alla possibilità di riutilizzo degli stessi materiali.

 

In tema di appalti pubblici, si segnalano alcune novità in merito alla finanza di progetto, già modificato con il cosiddetto “Decreto Salva Italia”, ora applicabile non solo al caso delle infrastrutture strategiche, all’inserimento del “contratto di disponibilità” vale a dire il contratto con cui è affidata all’Amministrazione un'opera di proprietà privata destinata all'esercizio di un pubblico servizio, aggiustamenti in termini di concessioni di costruzione e gestione di opere pubbliche, e alle misure per accelerare i tempi di approvazione dei progetti potendo accorpare, ove possibile, i livelli di progettazione e sottoponendo alla approvazione il livello progettuale di maggior dettaglio, “per ottenere in un'unica soluzione il via libera a procedere che, richiedendo livelli di lavoro diversi, dovrebbe altrimenti essere acquisito in tempi differiti”.

 

 

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