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Domani amaro risveglio per gli italiani: in arrivo rincari su luce, gas e tranti altri servizi.

Domani sarà, per le famiglie italiane, già martoriate dalla terribile crisi e la recessione esistente ed in fase di aumento nel nuovo anno, un amaro risveglio. Dunque  dopo il probabilmente stordimento di questa notte, domani comincerà il risveglio e ci si troverà di fronte ad una situazione di aggravio di spese e diminuzione di consumi, enormemente compressi negli ultimi mesi di questo infausto hanno e dopo il quasi il terribile ventennio che ci ha fatto passare l’ex primo ministro, impegno sempre nel ‘bunga bunga’ e poco verso i problemi della nazione che sotto la sua inesistente guida (ha saputo fare solo bene, anzi benissimo, i suoi interessi) è precipitata quasi nel baratro  come lo era già stata sotto la presidenza del suo amico e da alcuni compianto (pochi comunque), leader socialista. Quindi è arrivato il prof. Monti (diventato poco prima dell’incarico a primo ministro senatore a vita), che ha imposto ai soliti italiani e non a quelli che hanno evaso, a quelli che hanno tanti incarichi e guadagnano a dismisura, la solita cura da cavallo. Tutti speravano che il padano Monti potesse cambiare qualcosa nel senso della giustizia sociale ma purtroppo la situazione era tale che non potendo fare altro ed avendo bisogno di mettere subito in sicurezza i conti dello stato, ha imposto tasse ancora sui pensionati e lavoratori dipendenti. Gli altri nella seconda fase che per il momento si è concretizzata solo in annunci. Una delusione. Il primo ministro nella conferenza di fine anno sembrava il cavaliere di altri tempi che negava la drammatica situazione quando Bersani (unico) continuava a ripetere che la situazione dell’Italia era drammatica e che bisognava dire la verità (che poi si è palesata amaramente), ed infine, tutti si sono resi conto, che la nazione stava, (anzi è già), precipitando verso l’abisso e vista l’attuale recessione non si sa quando riuscirà ad uscirne.

Perciò il 2012 sarà all'insegna dei rincari per gli italiani: dal primo gennaio sono in arrivo nuovi aumenti per le famiglie. A salire saranno le bollette di luce (+4,9%) e gas (+2,7%) : lo ha deciso l'Autorità per l'energia.

Gli aumenti - sostiene l'autorithy- «derivano dall'innalzamento dei costi di produzione e di trasporto, e dagli incentivi alle fonti rinnovabili». Quanto si spenderà in più? Per la luce la bolletta di una famiglia media salirà di 22 euro l'anno, mentre il conto del gas arriva 32, per un totale di 54 euro. Secondo le associazioni dei consumatori è solo l'ultimo di una serie di incrementi che peseranno sui bilanci degli italiani per un ammontare complessivo di 2.103 euro a famiglia. Il calcolo lo ha fatto Federconsumatori che aggiunge: «Si tratta di aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sullo stile di vita delle famiglie e sull`intera economia, che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi».

Dal primo gennaio poi chi viaggia in autostrada pagherà in media il 3,51% in più rispetto a oggi. A renderlo noto è la stessa società Aiscat, società concessionaria delle Autostrade e dei trafori, in una nota dove viene spiegato che l'incremento avviene in base a norme di legge e servirà a finanziare sia nuovi investimenti sia quelli necessari all'ammodernamento della rete. Nel 2010 sono stati stanziati oltre 2 miliardi di euro, con un incremento dell'11% rispetto all'anno precedente. Gli aumenti saranno diversificati a seconda delle tratte. Qualche esempio? Su quelle gestite dalle Autovie Venete, (fra le quali A4 Venezia-Trieste, A23 Palmanova-Udine, A28 Portogruaro-Pordenone-Conegliano) l'incremento sarà del 12,9%. Una «stangata» necessaria per finanziare la costruzione della terza corsia sulla A4, fanno sapere dalla società. Per viaggiare fra Trieste e San Donà del Piave, un'automobilista spenderà 6 euro e 20 centesimi anziché 5,60. Sulla Brescia-Padova, il pedaggio salirà del 7,45%, ma il record spetta al Raccordo della Val d'Aosta (+14,17%). Dall'altre parte della penisola, invece, chi transiterà sulla A3 fra Napoli e Salerno probabilmente non farà caso a quello 0,31% in più.