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In piazza del Quirinale la folla grida: ‘buffone!’

"Buffone, buffone", ed ancora: "mafioso, mafioso". Questi gli slogan rivolti a Silvio Berlusconi che, in macchina, lascia Palazzo Grazioli per recarsi al Quirinale e rassegnare le dimissioni. Nella piazza retrostante Palazzo Grazioli, dove c'è l'ingresso posteriore, si è assiepata una folla di cittadini.

Una parte sono contestatori, altri sono sostenitori di Berlusconi. Al passaggio delle macchine del premier, la folla ha gridato "Buffone". Ma i sostenitori - le cui voci tuttavia sono state sovrastate da quelle dei contestatori - hanno gridato "Silvio, Silvio".

Alcune monetine sono state lanciate dai manifestanti assiepati fuori dal Quirinale e che hanno esultato all'arrivo del premier Silvio Berlusconi.

E' qualcosa che mi amareggia profondamente". Così il premier Silvio Berlusconi, contestato dopo il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi e prima dell'ufficio di presidenza a Palazzo Grazioli, si rivolge ad
alcuni esponenti del partito durante l'ufficio di presidenza e prima di salire al Colle per rassegnare le dimissioni. C'è grande attesa davanti al Quirinale per l'arrivo di Silvio Berlusconi. Nella piazza si sono riunite centinaia di persone che si sono date appuntamento tramite un tam tam di sms e messaggi su facebook, per "festeggiare" quella che definiscono una "liberazione".

In piazza c'è un'orchestrina che si sta preparando ad accogliere Berlusconi eseguendo l'alleluia di Hendel. "Siamo qui per festeggiare - dicono Camillo D'Angelo e Maria Luisa, venuti appositamente da Pescara - la liberazione da Berlusconi. Questo è un momento storico, non potevano mancare". Dello stesso parere Leonardo Di Conzo, che aggiunge: "anch'io sono qui per la festa. Oggi e' il giorno della nostra liberazione".

Mentre era in corso a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei Ministri, l'ultima presieduta dal premier Silvio Berlusconi che in serata rassegnerà le sue dimissioni al capo dello Stato, la folla assiepata fuori Piazza Colonna, interamente off-limits se non per giornalisti e cameramen, gridava 'Berlusconi, vai a casa, fuori la mafia dallo Stato'. Qualche attimo di tensione si è registrato quando arrivano militanti di Forza Nuova con alcune bandiere, la maggior parte delle persone gli urla 'Scemi, scemi', iniziando a cantare 'Bella ciao'.

"Dimissioni, dimissioni" oppure "tutti a San Vittore". Sono questi gli slogan che la folla di contestatori davanti a palazzo Grazioli urla ogni qualvolta arriva un esponente del Pdl che raggiunge la residenza romana del premier per partecipare all'ufficio di Presidenza del Popolo della Libertà. Esposti anche alcuni striscioni 'bye bye Silvio, game over', '12 novembre festa di liberazione'.

Alcune decine di ragazzi della Giovane Italia, il movimento giovanile del Pdl, hanno accolto il premier Silvio Berlusconi al suo arrivo a Palazzo Grazioli dall'ingresso posteriore. I ragazzi espongono striscioni: 'Il governo lo sceglie il popolo sovrano', 'Eroe della libertà lotta per noi'. All'arrivo dell'auto del premier, i giovani hanno gridato 'Silvio, Silvio' e 'Liberta', liberta" e anche 'C'è solo un presidente'.

Dito medio del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, all'indirizzo di un contestatore che al suo ingresso a palazzo Grazioli, dalla porta posteriore, gli aveva detto: "vai a casa". Contestazioni e botta e risposta anche per Mara Carfagna: "vattene a casa" le ha detto una contestatrice. Al che il ministro le ha risposto: "ci sto andando, da domani starete tutti meglio...". Pronta la replica dell'altra donna: "si, però adesso restaci".

Davanti al Quirinale si radunano persone per festeggiare la fine del governo Berlusconi. Un gruppo di coriste in piazza davanti al palazzo prova un 'Alleluja'. Anche una orchestra con violini, violoncelli, altri archi e fiati, con una decina di suonatori. Su Facebook è stato convocato un appuntamento di suonatori intitolato "resistenza musicale permanente".

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