"Non sosterrò" un governo tecnico, "perchè sarebbe un governo sostenuto anche alla maggioranza berlusconiana". Lo ha detto il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ospite questa della Telefonata di Maurizio Belpietro su Canale 5. "Nel caso però questo governo dovesse fare un provvedimento per il bene del Paese, allora potrò votare s' al provvedimento. Ma alla fiducia voterò no. Credo che l'idea stessa che abbiamo chiuso con il governo Berlusconi e che si apre un nuovo capitolo, può dare nuova credibilità a nostre istituzioni".
L'esecutivo di transizione, ha osservato il conduttore Maurizo Belpietro, dovrebbe essere sostenuto dal Pdl-Pd e Terzo Polo. "Li voglio vedere -ha risposto il leader dell'Idv- voglio vedere come si mettono d'accordo Bindi e La Russa. Il governo tecnico serve solo a confondere le idee. Secondo lei è possibile che io e Berlusconi ci prendiamo per mano e votiamo lo stesso provvedimento?".
"Io a tutti questi tecnici pronti a decidere sulle pensioni la patrimoniale ecc. non ci credo finché non li vedo. Figuriamoci che ora fanno passare per un tecnico anche Giuliano Amato che è stato il consigliori di Bettino Craxi. Il governo che viene paventato risponderebbe più al sistema bancario, finanziario e perfino agli speculatori che non ai cittadini".
"E' troppo facile far quadrare i conti colpendo 'ndo cojo-cojo'. Noi diremo no al governo tecnico, non lo voteremo e staremo fuori dalla maggioranza". Se il Pd appoggerà il governo, verrà mano l'alleanza elettorale con l'Idv? "Credo che se Pd e Pdl appoggeranno l'esecutivo tecnico, dopo uno-due mesi si accorgeranno che non possono stare insieme. Due maschi -ha concluso Di Pietro- in una Camera da letto non fanno figli... E allora noi rilanceremo l'esigenza di due coalizioni che si contrappongono e rimetteremo in campo il 'patto di Vasto'" con Pd-Idv e Sel.