E' terminato l'incontro tra il presidente della Repubblica Napolitano e quello del Consiglio Berlusconi. Al summit hanno preso parte anche il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti e il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta.
L'incontro, convocato per discutere le misure al vaglio del governo per fronteggiare la crisi, è durato meno di un'ora. Dopo Berlusconi è ritornato a palazzo Grazioli e si è intrattenuto con Letta nel cortile della sua residenza romana.
Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani e il leader dell'Udc Pierferdinando Casini sono stati convocati al Quirinale in due diversi colloqui nel tardo pomeriggio, dopo l'incontro con il presidente del Consiglio. Sentito anche il presidente del Senato Renato Schifani.
"Un incontro positivo e costruttivo pur nella dialettica di una sede parlamentare così vasta. Un contributo sicuramente importante in vista del difficile lavoro che ci aspetta per la discussione del prossimo provvedimento predisposto nell'interesse del Paese". Così il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. "Sono sicuro - ha proseguito il ministro - che ci saranno altre occasioni di confronto e di discussione con il contributo determinante dell'opposizione".
Accelerazione verso il varo del provvedimento necessario per quella che il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha definito la ristrutturazione della manovra.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e' rientrato a Roma e ha subito incontrato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e lo stesso Tremonti; ha visto i leader del Pd, Pier Luigi Bersani, e dell'Udc, Pier Ferdinando Casini; e sentito anche il presidente del Senato Renato Schifani. Da segnalare anche un colloquio a palazzo Chigi tra Berlusconi e il presidente designato della Bce Mario Draghi.
A questo punto manca solo la convocazione del Consiglio dei ministri, che potrebbe svolgersi tra domani e sabato, stando almeno alle parole del sottosegretario alla Presidenza, Gianni Letta, che ai giornalisti ha annunciato: "andiamo in vacanza dopo il Consiglio dei ministri".
