Luciano Uras, capogruppo Sel in Consiglio regionale, ha dichiarato: “Nei tempi della evocazione federalista si afferma, con prepotenza, il neo centralismo statalista, nord centrico, pre-scissionista ed iniquo nei confronti del mezzogiorno d’Italia, della autonomia e della specialità della Sardegna”.
“Tutto questo è stato possibile – ha affermato Uras - anche in relazione agli ampi spazi di ambiguità contenuti nella riforma del titolo V della Costituzione, nei quali il Governo sistematicamente si insinua per contrastare l’attività legislativa regionale. Così è successo che finanziaria regionale e collegato sono stati oggetto di impugnazione del Governo, non solo nella più rilevante delle questioni che attiene il nuovo regime di entrate, un debito dello Stato verso
“Forse ci siamo finalmente tutti resi conto dell’errore. Forse – ha concluso il consigliere Sel - è venuto il tempo per manifestare una unica volontà verso questo Stato patrigno e chi lo Governa. Va bene, quindi, rivolgersi alla massima Autorità di Garanzia, ovvero al Capo dello Stato. Ma non basta. E’ necessario anche dichiararsi da subito disponibili alle dimissioni del Consiglio regionale e del Presidente della Regione come atto inequivocabile di rifiuto dell’ennesima intollerabile offesa al Popolo e alle Istituzioni dei sardi”. Red.