Press "Enter" to skip to content

Ucciso un altro militare italiano in un attacco talebano

Un altro militare italiano è rimasto ucciso a Bala Murghab, in Afghanistan. Lo ha reso noto lo stato maggiore della Difesa.

L'attacco è avvenuto durante un'operazione congiunta tra militari italiani e forze afgane nella zona a nord ovest della valle di Bala Murghab. Sale così a 41 il numero dei militari italiani caduti in Afghanistan.

Profondo cordoglio a nome di tutto il Paese è stato espresso dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: "Appresa con profonda commozione la notizia", si legge in una nota del Quirinale, il Capo dello Stato "esprime, rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese, sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari"

Ma sulla morte del soldato italiano si innesta nuovamente la critica della Lega Nord per le missioni italiane all'estero: "Ma tutto ciò serve? O muoiono invano?", chiede Stefano Stefani, presidente della Commissione esteri della Camera. "C'è da chiedersi se, data per scontata l'agenda di disimpegno dell'Italia dal pantano afgano, si può ancora proseguire in una strategia che lascia i nostri ragazzi troppo esposti e, di converso, poco tutelati contro un nemico che non ha regole", dice Stefani.

Parole che suonano come un campanello d'allarme in vista del ddl sul rifinanziamento delle missioni che arriva domani al Senato. "Mi auguro che proprio per rispettare questi ragazzi non si riaprano le polemiche sul rifinanziamento delle missioni militari all'estero", auspica il sottosegretario alla Difesa Crosetto, esponente del Pdl. "Sarebbero una mancanza di rispetto" perché - sostiene - "i momenti per riaprire le discussioni non sono quelli del lutto, che deve essere rispettato".

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »