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Gruppo Misto presenta proposta di legge per la ricostituzione dell’Isola

Un nuovo modello di sviluppo economico per la Sardegna deve passare necessariamente anche per la salvaguardia, la valorizzazione e la modernizzazione delle produzioni artigianali, che possono diventare il motore trainante per l'intero sistema economico isolano. Ne sono convinti i presentatori della proposta di legge 266 sulla Ricostituzione dell'Istituto sardo organizzazione lavoro artigiano (Isola), primo firmatario Franco Cuccureddu, che durante la conferenza stampa di questa mattina hanno illustrato i quattro articoli del testo che passerà presto all'esame della Commissione Industria e Artigianato, presieduta da Alberto Randazzo. "Non è possibile perdere un marchio come quello dell'Isola, che nell'anno della sua soppressione avrebbe compiuto mezzo secolo – ha affermato Franco Cuccureddu – c'è voluto poco per distruggere un grande patrimonio e disperdere le professionalità di un istituto che ha contribuito a promuovere l'immagine della Sardegna, con particolare attenzione alla visibilità e alla diffusione dell'artigianato e delle produzioni locali di qualità".

"Nessun carrozzone, nessun consiglio di amministrazione, nessun rischio di creare un altro ente che pesa inutilmente sulle casse dell'amministrazione regionale – tengono a precisare i proponenti – l'ente sarà caratterizzato da flessibilità, assorbirà il personale dell'ex Isola, che nel frattempo è passato in altri assessorati, e i costi per il suo funzionamento saranno compensati dai trasferimenti che finora erano in carico all'Agenzia Sardegna Promozione". "Le risorse non aumenteranno – ha ribadito Alessandra Zedda,  una delle firmatarie – verranno semplicemente diversificate". Il presidente della Sesta commissione, Alberto Randazzo, ha assicurato un iter breve per l'approvazione della proposta di legge, "anche se con alcuni componenti del centrosinistra ci sono state forti divergenze sull'argomento". Dopo la soppressione dell'Isola le sue finalità, insieme a quelle dell'ex Esit, erano state trasferite all'Agenzia regionale Sardegna Promozione "che però non ha dato i risultati sperati e non si è mossa su un terreno di continuità con il vecchio ente – ha proseguito Cuccureddu -. Questo ha comportato la dispersione di un enorme patrimonio in termini di professionalità e strumenti di produzione che si ripercuote sulle migliaia di artigiani che in ogni paese della Sardegna trovano enormi difficoltà a competere con le produzioni massificate". E' per questo che la proposta di legge, firmata da consiglieri di maggioranza e opposizione, si pone l'obiettivo di ricostituire l'ente, sotto forma di agenzia regionale, prevedendo quindi l'abrogazione della norma che ne aveva sancito la soppressione. Red