Il presidente della Campania Stefano Caldoro sarebbe indagato nell' ambito dell' inchiesta della Procura di Napoli sui rischi per la salute pubblica determinati dalla mancata raccolta dei rifiuti.
Caldoro avrebbe ricevuto un'informazione di garanzia per epidemia colposa.
Nell' inchiesta si contesterebbe al presidente della giunta campana la mancata attivazione di discariche in altre province campane per fronteggiare l' emergenza.
Caldoro si dichiara pronto alle dimissioni "eventualmente fossero provate responsabilita' penali per fatti commessi inconsapevolmente" ed esprime la convinzione di "aver fatto fino in fondo il proprio dovere".
"Sono profondamente colpito, ogni azione diversa da quella messa in campo avrebbe reso la situazione ancora più drammatica. Tutto quello che ho fatto lo rifarei in piena coscienza".
"Eventualmente fossero provate, in questa vicenda, responsabilita' penali per fatti commessi inconsapevolmente, e siamo convinti di aver fatto fino in fondo tutto il nostro dovere, non esiterei a dimettermi da presidente della Regione".
"Questa inchiesta consentirà di chiarire alcuni aspetti relativi alla responsabilità delle singole istituzioni nel ciclo dei rifiuti", prosegue Caldoro in una nota.
"Appena possibile forniro', nello spirito della piena collaborazione istituzionale, tutte le informazioni, anche documentali. La Regione, come è noto, ha competenze limitate nel ciclo dei rifiuti. Abbiamo fatto tutto quanto era nelle nostre possibilità, ci siamo spesi ben oltre le nostre competenze, supportando gli enti locali e sollecitando utili iniziative. "Lavoriamo giorno e notte senza un attimo di respiro per affrontare una delle emergenze più gravi della storia amministrativa della nostra città e della nostra Regione, che ereditiamo da 15 anni di inerzia e fallimenti.
La magistratura svolge il suo dovere ma soprattutto attendo che tutte le Istituzioni facciano tutto quanto e' nelle rispettive competenze, a partire dal Governo fino ad arrivare al piu' piccolo dei comuni. Per tornare alla normalita' - conclude - ognuno deve fare il proprio dovere".