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Gershwin secondo Paolo Fresu: domani a Nureci (ore 21:30) “Kind of Porgy and Bess” con Dhafer Youssef, Nguyên Lê, Antonello Salis, Paolino Dalla Porta e Stefano Bagnoli.

Pianta le tende in provincia di Oristano “!50”, il grande viaggio in musica per la Sardegna ideato da Paolo Fresu per festeggiare i suoi cinquant'anni. Per la sua undicesima tappa il tour (che si concluderà il 31 luglio, dopo 50 concerti consecutivi, con 50 progetti differenti in 50 diversi luoghi dell'isola) approda domani(mercoledì 22) nelle rigogliose colline dell'Alta Marmilla, a Nureci, dove Paolo Fresu propone alle 21:30 uno dei suoi progetti più riusciti e originali: “Kind of Porgy and Bess”. 

Il lavoro allude fin dal titolo - una sintesi fra “Kind of Blue” e “Porgy & Bess” - a Miles Davis e alla sua storica rilettura dell’opera di George Gershwin. Ma quella che Paolo Fresu e soci raccontano è “una Porgy & Bess cosmopolita”, come testimonia lo stesso trombettista, “una storia d'amore universale e multietnica e un’opera nuova in quanto vissuta e filtrata con i suoni ed i ritmi del nuovo tempo”. 

Fin dal primo ascolto di “Porgy and Bess”, l'opera in tre atti di George Gershwin (andata per la prima volta in scena nel 1935), il sogno di Paolo Fresu è stato quello di dare una sua interpretazione di questo grande classico: lo ha fatto con un sestetto che si muove fra sonorità acustiche ed elettriche, etniche e jazz, arcaiche e moderne, recuperando alcune partiture originali e lasciandosi ispirare dal lavoro di Miles Davis, Louis Armstrong, Ella Fitzgerald. 

In questa occasione Paolo Fresu (tromba, flicorno, effetti) ritrova buona parte della formazione originale con cui nel 2002 consegnò “Kind of Porgy and Bess” alle tracce dell'omonimo cd: il tunisino Dhafer Youssef, voce straordinaria e virtuoso dell'oud (il liuto arabo), il chitarrista franco-vietnamita Nguyên Lê, la follia pianistica e la mediterraneità della fisarmonica di Antonello Salis, assieme a una ritmica affiatata come quella garantita in questa occasione da Paolino Dalla Portaal contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria. 

A far da cornice al concerto, promosso dall'Amministrazione Comunale di Nureci e con ingresso (come sempre) gratuito, sarà l'Arena Mamma Blues: un capiente spazio eventi inserito nella corte della ex Casa Masil, un'antica casa padronale di pregevole fattura risalente ai primi dell'Ottocento, interamente recuperata dal Comune e convertita in centro culturale, dove sono stabilmente visitabili numerose sculture di Pinuccio Sciola e una collezione di fossili marini del periodo Miocenico (15-30 milioni di anni), di cui il territorio di Nureci è particolarmente ricco e per i quali è conosciuto anche a livello internazionale.

Per la sua tappa successiva “!50” si muove verso sud e verso il mare fino a Sarroch, a una ventina di chilometri da Cagliari, dove giovedì (23 giugno) alle 21.30, nel giardino della bella Villa Siotto, Paolo Fresu ritroverà Furio Di Castri (contrabbasso) e di nuovo Antonello Salis (pianoforte e fisarmonica) per rispolverare lo “storico” P.A.F. Trio, e regalare agli appassionati un'altra grande serata di jazz.  Red

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