I lavori del Consiglio regionale, ripresi nel pomeriggio, sono ripartiti con l'esame del Collegato alla Finanziaria ed in particolare il Capo I bis sul riordino della diffusione della stampa quotidiana e periodica sollecitato, in particolare, dal capogruppo Udc-Fli Giulio Steri.
L'art 15 sexies intende recepire il decreto legislativo 170 del 2001 che stabilisce i principi per la disciplina, da parte delle regioni, delle modalità e condizioni di vendita. In particolare, il decreto definisce i punti vendita "esclusivi" e "non esclusivi", i criteri di autorizzazione o di esenzione da parte dei comuni.
In più, l'art 15 septies propone, per i punti vendita "esclusivi", la possibilità di ampliamento nella misura massima del 100% (fino a 150 metri quadri) anche in deroga agli strumenti di pianificazione comunale vigenti, previa denuncia di inizio lavori (entro due anni dall'entrata in vigore del Collegato) e obbligo di conclusione (entro quattro anni). I titolari dei punti vendita "esclusivi" potrebbero godere delle agevolazioni della legge sul commercio e estendere la tipologia dei prodotti (es. alimentari non deperibili, biglietti delle lotterie, articoli di cancelleria e per l'igiene) utilizzando fino al 30% dello stazio disponibile.
L'art. 15 octies, invece, renderebbe possibile la vendita della stampa quotidiana e periodica nelle aree di servizio lungo le strade statali e i terminal aeroportuali, marittimi e ferroviari, nei distributori di carburante con superficie minima di 1500 metri quadri, nelle librerie di una certa grandezza. Per evitare casi di concorrenza ravvicinata, la norma propone di fissare una distanza obbligatoria minima tra i punti vendita (300 metri nei comuni sotto i 10.000 abitanti, 150 metri nei centri più grandi). Con l'art. 15 nonies si vuole che entro un anno i comuni si dotino di un Piano di localizzazione delle edicole in base agli indirizzi stabiliti dalla Giunta regionale. Red.
