Un attentato suicida è stato effettuato al centro per la ricostruzione provinciale di Herat, nell'Afghanistan occidentale, gestito da soldati e da civili italiani. Testimoni hanno riferito che ci sarebbero vittime tra i militari, ma non è chiaro di quale nazionalità sarebbero i caduti.
Secondo un testimone dell'agenzia Reuters, l'attacco degli insorti è avvenuto proprio nei confronti del Gruppo di ricostruzione provinciale gestito dal contingente italiano di Herat. Il testimone riferisce di aver visto i corpi di diversi militari con uniformi straniere e del fumo provenire dalle vicinanze della base. Un kamikaze con una automobile carica di esplosivo si sarebbe fatto saltare in aria.
L'attacco armato è avvenuto come detto, ad Herat City vicino ad un edificio utilizzato in collegamento con la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, sotto comando Nato). Lo ha confermato un portavoce del contingente italiano che non ha però voluto fornire altri particolari. «È vero - ha detto il portavoce - c'è stato un attacco, e stiamo raccogliendo informazioni. Quando avremo chiara la situazione dirameremo un comunicato». La provincia occidentale afghana di Herat è base del Comando regionale occidentale (RC-W) dell'Isaf, sotto responsabilità italiana.