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Anche i siriani si sollevano contro il loro tiranno.

Sale a 15 morti, fra cui una bambina, il bilancio dell'aggressione a colpi di arma da fuoco compiuta oggi dalle forze di sicurezza siriane contro un corteo funebre a Daraa, epicentro delle rivolte anti-regime in corso da venerdì.

Lo riferiscono testimoni oculari citati dai social network e dai siti Internet di attivisti. Secondo la tv panaraba al Arabiya, le autorità militari siriane hanno imposto il coprifuoco in tutta la citta' di Daraa, vietando ogni altra sepoltura dei "martiri" uccisi nella notte. Secondo le testimonianze di cui non e' possibile verificare la fondatezza, le vittime odierne sono state uccise durante i funerali della bambina Ibtisam Musalima e del medico Ali al Mahamid, morti nella notte durante l'assalto alla centrale moschea al Omari portato dalle forze di sicurezza governative contro il raduno dei manifestanti anti-regime.

Il corrispondente della tv panaraba al Arabiya riferisce del ferimento di "centinaia di persone" tra stanotte e oggi e afferma che, dopo lo sgombero forzato della moschea al Omari, "molte case di Daraa sono ora trasformate in piccoli ospedali da campo". L'emittente riferisce del dispiegamento di oltre 3.000 tra militari e poliziotti siriani attorno alla citta' del sud della Siria.