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Commissione Sanità della Provincia di Sassari – Presidente Pala: “Una programmazione regionale che tende a rallentare ogni salto di qualità proposto per il servizio 118 di Sassari”.

Il responsabile sanitario del Servizio del 118, dott. Piero Delogu, in apertura della Commissione Sanità della Provincia di Sassari, presieduta dal Consigliere Mario Pala, ha parlato di oltre 51.000 interventi del 118 nel 2010, contro i 6.000 del 1999, per una popolazione di almeno 700.000 persone residenti in un territorio che abbraccia dal nuorese e l'ogliastra sino a tutte le province di Sassari e di Olbia-Tempio.

"Siamo cresciuti in maniera esponenziale, ed il Servizio ha un'ottima organizzazione con postazioni nel territorio e di rinforzo per l'estate, dove i non residenti fanno salire notevolmente le richieste di intervento, e in occasione di eventi e festività - ha dichiarato il dott. Delogu - ma questo non vuol dire che non ci siano problemi nel mantenere e consolidare i buoni livelli raggiunti e nel far sviluppare importanti servizi di emergenza come l’elisoccorso".

Fondamentale, in un territorio dove la viabilità, soprattutto nelle zone interne, non consente percorrenze agevoli, il servizio di Elisoccorso, anello debole di tutta l'organizzazione.

"Solo con la grande disponibilità dei Vigili del Fuoco, che pure hanno un solo mezzo e devono far fronte a mille emergenze, - sottolinea il Responsabile del 118 - riusciamo a tamponare una situazione difficile. Siamo il riferimento dell'intera Sardegna e l'unica base messa a disposizione è quella di Fertilia e non possiamo continuare senza certezza dei mezzi, di eliporti disponibili e dedicati, e di personale attrezzato. Si ha notizia che la Regione stia programmando un bando di gara che metterà a disposizione 40 milioni di euro in cinque anni per affidare l'intero servizio di elisoccorso a imprese specializzate. Speriamo di essere ascoltati su bisogni e priorità: ad esempio sarebbe necessario prevedere almeno tre basi a Sassari, a Nuoro e a Cagliari, ma anche la zona di Ozieri potrebbe ospitarne una".

Altro punto dolente è la cronica carenza di personale e la formazione specifica e l’aggiornamento continuo per tutti gli operatori che intervengono nel pronto soccorso. "Non si stanno creando le condizioni per il ricambio generazionale e il personale, ad esempio i giovani medici, deve avere il modo di inserirsi nel sistema e attingere dall'esperienza di chi, tra breve, andrà in pensione".

La consigliera Alba Canu ha sottolineato: "Quella di Sassari è oramai l'unica ASL in Sardegna e forse l'unica in Italia, che non ha nel proprio organico ad esempio, le figure degli autisti soccorritori delle ambulanze, non ha espletato i concorsi e continua ad utilizzare proroghe su proroghe affidando a terzi questo servizio primario. Con un provvedimento della Giunta Soru, ora ha anche i fondi per nuove ambulanze e non ha gli autisti".

Il Consigliere Angelo Pirisi ricorda come in Europa ci siano esperienze di organizzazione in cui è calcolato il tempo di percorrenza per ogni singola postazione a rete, così da assicurare il massimo dell'efficacia dell'intervento "a questo si aggiunge la necessità che tutto sia tenuto sotto controllo nelle ambulanze anche con sistemi di video e di trasferimento dati via internet così da assicurare possibili consulenze specialistiche durante il trasporto".

Per il Presidente della Commissione consiliare Mario Pala il 118 di Sassari è sicuramente la struttura meglio organizzata della Sardegna, "ma risente di una programmazione regionale che tende a rallentare ogni salto di qualità proposto per il servizio 118 di Sassari in attesa che anche le altre ASL rivedano la propria organizzazione e i propri livelli di efficacia ed efficienza. E questo non è accettabile e andrà chiarito nel confronto con la dirigenza ASL e con la Regione". Red.