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Consiglio regionale – Domani discussione in merito al poligono del Salto di Quirra.

Domani, giovedì 10 marzo, alle 10.00, si terrà la seduta del Consiglio regionale che avrà all'ordine del giorno, oltre il disegno di legge 216/A sull'abbinamento dei referendum regionali con le elezioni amministrative e al progetto di legge 242 sulla composizione dei consigli e delle giunte comuni e provinciali, anche un dibattito sul Poligono militare del Salto di Quirra e di Capo San Lorenzo.

Attraverso la Mozione 103, presentata da sei consiglieri regionali del centrosinistra, si chiede al presidente della Giunta Ugo Cappellacci e agli assessori alla Sanità e all'Ambiente, Antonello Liori e Giorgio Oppi, di far approfondire tutte le operazioni di controllo e di prevenzione sulle popolazioni residenti nell'area confinante con la base. In particolare, si sollecita un'indagine più approfondita per conoscere le cause delle gravi malattie tumorali riscontrate tra gli allevatori della zona (10 su 18 nel periodo 2000-2010, il 65% di chi lavora entro i 2,7 km dal poligono in 7 aziende su 12 censite) e delle malformazioni genetiche segnalate tra gli animali allevati.

L'obiettivo è quello di divulgare i dati scientifici ufficiali in possesso delle Aziende sanitarie locali competenti per territorio e di conoscere quanto si è speso finora per effettuare l'indagine veterinaria condotta negli ultimi mesi. I presentatori, inoltre, ritenendo necessario conoscerne i motivi, evidenziano il grave ritardo nella pubblicazione (inizialmente prevista nel 2009) dei risultati del monitoraggio ambientale nell'area della base.

Alla mozione è accorpata l'interpellanza 8 presentata nel maggio del 2009 dal gruppo Comunisti – La Sinistra Sarda con la quale si chiede di verificare lo Studio di impatto ambientale, imposto da una direttiva dell'Unione europea, relativamente alla costruzione di una pista aeroportuale lunga 1,5 chilometri nel poligono del Salto di Quirra. Secondo chi si oppone sarebbe a rischio il sistema carsico delle grotte di Is Angurtidorgius. Red.