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Napolitano e il processo sul Rubygate

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alla vigilia della sua visita ufficiale in Germania ha rilasciato un'intervista a «Welt am Sonntag» in cui parla anche del caso Ruby e della situazione del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. E sottolinea: «Confido nel nostro Stato di diritto». Quanto al premier, dice il capo dello Stato, «penso che abbia le sue ragioni e buoni mezzi giuridici per difendersi contro le accuse.  Sia la nostra Costituzione, sia le nostre leggi garantiscono che un procedimento come questo, in cui si sollevano gravi accuse che il Presidente del Consiglio respinge, si svolgerà e concluderà.

Quanto alla situazione più strettamente politica Napolitano ha aggiunto al quotidiano tedesco: Il «Governo regge finché dispone della maggioranza in Parlamento e opera di conseguenza». «Troppo spesso si scelgono toni troppo clamorosi, troppo eccessivi, nel giudizio si manca di misura, molte analisi sono contraddistinte da un certo estremismo. Tutto questo contribuisce a inasprire la tensione politica. I partiti si scontrano, si dividono - tutto questo in un certo modo è normale in una democrazia. In Italia, tuttavia, ciò degenera in una vera e propria guerriglia politica» ha aggiunto ancora Napolitano.