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Berlusconi ed i suoi avvocati cercano scappattoie per sfuggre ancora al confronto con la giustizia e non si presenterà ai pm

Non si sa se Silvio Berlusconi si presenterà o meno davanti ai pm di Milano che gli hanno recapitato un invito a comparire per il prossimo fine settimana accusandolo di concussione e prostituzione minorile per il caso Ruby. Sembrava che i legali del premier avessero deciso per il no, poi è arrivata la smentita.

Piero Longo, uno dei legali del premier all'Adnkronos dice: "Quanto riportato da alcune agenzie aggiunge il legale- non è confermato ed e' al momento privo di fondamento. Lo ripeto, nessuna decisione è stata ancora presa".

Sembra che verrà eccepito un legittimo impedimento per il 21, il 22 e il 23 gennaio, le date indicate nella convocazione dei magistrati. In questo modo, pare di capire, si guadagnerebbe il tempo necessario per mettere a punto la strategia processuale: il fascicolo, è la tesi dei legali del Presidente del Consiglio, in primo luogo avrebbe dovuto essere trasmesso subito, o comunque entro 15 giorni dopo la sua iscrizione nel registro degli indagati al Tribunale dei Ministri, senza nemmeno effettuare alcuna attivita' di indagine come invece e' stato fatto con le perquisizioni dell'altro ieri.

I legali del premier, dunque, continuano a ritenere che la competenza per i fatti oggetto delle contestazioni non sia della Procura di Milano.

 La Procura potrà procedere con la richiesta di rito immediato se Berlusconi non si presentera' nelle date fissate per l'interrogatorio senza dare spiegazioni, mentre dovra' tener conto dell'eventuale legittimo impedimento indicato dal premier. Intanto, nella ricostruzione fatta da inquirenti e investigatori delle feste a luci rosse a villa San Martino - dove la giovane marocchina in base all'esame delle celle telefoniche ha trascorso le nottate del ponte del 25 aprile scorso e anche quelle dei giorni di Pasqua, Pasquetta e del primo maggio - spunta quello che è stato definito "meccanismo D'Addario".

 Vale a dire che il copione più o meno era lo stesso di quello descritto dalla escort barese in un'altra inchiesta scandalo che riguarda feste organizzate a palazzo Grazioli e a Villa Certosa. Molte ragazzine, ragazze e giovani donne reclutate, in questo caso - ipotizzano i pm - dall'agente dei vip Lele Mora, dal direttore del tg4 Emilio Fede e dalla consigliera regionale Nicole Minetti (indagati per favoreggiamento e induzione della prostituzione di maggiorenni e anche di Ruby) e accompagnate nella residenza del capo del Governo alle porte di Milano.

Come un'amica di Nicole Minetti ha messo a verbale, dopo la cena, si passava nella sala del "bunga-bunga" dove le avvenenti ospiti improvvisano preformance piccanti per finire con la scelta della 'preferita' che sarebbe rimasta per la notte. Ragazze poi retribuite con regali e regalini e buste di denaro che sarebbero state preparate in una "stanza dedicata" da Giuseppe Spinelli, uomo di fiducia di Berlusconi, che avrebbe provveduto anche alle loro spese e pagamenti. Oltre al denaro, molte di loro (almeno 14) sarebbero state ricompensate, come emerge dagli atti dell' indagine, con appartamenti in una palazzina a Milano Due che Berlusconi avrebbe loro "ceduto in comodato d'uso".

 Proprio per cercare tracce di questi pagamenti e documenti e per comprovare la cessione delle abitazioni - hanno spiegato oggi alcune fonti vicine alle indagini rispondendo alle polemiche del Pdl su una "giustizia ad orologeria" - ieri è stato necessario procedere a una serie di perquisizioni senza piu' attendere: quelle a casa di una decina di ragazze e di Ruby e quella, andata a vuoto, negli uffici di Spinelli. Si tratta di nuovi elementi che dovrebbero aggiungersi a quelli già raccolti - intercettazioni, analisi dei tabulati e delle celle telefoniche, testimonianze e pare anche documenti di versamenti di denaro e altre prove che dovrebbero essere 'schiaccianti' - e che, dopo essere stati rielaborati negli ultimi due mesi, sono stati ritenuti sufficienti ("è stata raggiunta la prova evidente") per portare la Procura a chiedere gia' l'ultima settimana di gennaio il giudizio immediato per il Presidente del Consiglio. E tra circa un mese, in attesa della valutazione della Camera sulla mancata perquisizione a Spinelli, alla chiusura delle indagini per gli altri indagati.