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Sulla valle del Coghinas nuova inondazione: Mauro Pili, “si aspetta la tragedia per intervenire?”

“Si sta giocando sulla vita della gente senza che nessuno intervenga e ponga fine a questa gestione scellerata della centrale idroelettrica sul Coghinas”. Lo sostiene il deputato sardo Mauro Pili che ha denunciato l’ennesima inondazione di stanotte sulla valle del Coghinas.

“L’ennesima inondazione provocata alle 4 di stanotte sulla valle del Coghinas,- sostiene Pili - a nemmeno un mese dalla precedente, fa emergere in tutta la sua gravità la gestione dell’impianto idroelettrico che anche nella notte trascorsa ha rischiato di provocare l’ennesima tragedia lasciando dietro di sé danni incalcolabili tra colture e bestiame travolti dalla furia dell’acqua”.

“E’ semplicemente inaccettabile – sostiene il Parlamentare Sardo Mauro Pili - che nessuno abbia messo in atto le azioni sollecitate nell’interrogazione dei primi di febbraio nella quale si denunciavano le modalità e i danni della precedente inondazione. Secondo quanto riferitomi dal rappresentante di Parlamentares per il nord Sardegna Giannetto Satta  - dichiara Pili - ieri i Sindaci sarebbero stati avvertiti con un fax solo nel pomeriggio senza aver il minimo tempo per venire a conoscenza di quanto stesse per accadere”.

“Ho già investito del problema il nuovo responsabile nazionale della protezione civile perché invii sul posto i tecnici  e rendersi conto dei rischi che le popolazioni e le attività economiche della zona stanno correndo ogni giorno con la gestione a dir poco discutibile della diga. Ho reiterato – prosegue Pili – già stasera l’interrogazione ai ministri competenti dell’Ambiente, delle infrastrutture e allo stesso Presidente del Consiglio per quanto riguarda la protezione civile”.

“Ho già sollecitato – ha riferito Pili - i Presidenti delle commissioni affinché il governo venga immediatamente a riferire sull’accaduto e sugli interventi che ritiene di mettere in essere in tempi rapidissimi compresa la revoca, a prescindere dalle competenze regionali, per ragioni di sicurezza delle stesse concessioni della centrale idroelettrica”.

“Spero si comprenda – conclude Pili - che ogni ulteriore silenzio delle istituzioni rischia di essere complice dei danni e dei pericoli che le popolazioni dell’area stanno correndo ogni giorno”. Red-com