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Folla a Padova applaude all’uscita dei feretri al termine dei funerali di Stato dei 3 carabinieri.

Castel D'Azzano (Verona), 17 Ott 2025 - Si sono conclusi i funerali di Marco Piffari, Valerio Daprà e Davide Berna, i tre carabinieri morti nell'esplosione di Castel d'Azzano, avvenuta nel veronese lo scorso martedì. I feretri, avvolti dal tricolore, hanno lasciato poco fa l'abbazia di Santa Giustina tra gli applausi della piazza gremita per l'ultimo saluto. Ad accompagnare le famiglie dei tre militari, la fanfara dell'Arma. 

Centinaia di uomini delle forze dell'ordine e semplici cittadini, si sono radunati già dal primo pomeriggio davanti alla basilica di Santa Giustina a Padova, dove si sono svolti i funerali di Stato dei tre Carabinieri vittime dell'esplosione, due giorni fa a Castel D'Azzano (Verona). 

I feretri di Valerio Daprà, Davide Bernardello e Marco Piffari, partiti dalla camera ardente allestita al Comando Legione Carabinieri di via Rismondi, sono giunti alla Basilica in Prato della Valle cinque minuti prima dell'inizio delle esequie. 

In chiesa nella prima panca il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accanto a lui il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro della Difesa Guido Crosetto e il governatore del Veneto Luca Zaia. E ancora, i ministri Tajani, Crosetto, Salvini, Piantedosi, Nordio, Abodi, Roccella, Schillaci e Bernini. 

In chiesa ovviamente anche i familiari delle vittime, i vertici dell'Arma e colleghi dei deceduti, tra cui alcuni militari che erano assieme a loro a Castel D'Azzano, con evidenti segni delle lesioni subite nello scoppio, nel sagrato è schierato il picchetto d'onore di tutte le forze dell'ordine e dell'esercito.

Volti rigati, mascelle serrate. È palpabile la commozione dei colleghi carabinieri dei tre sfortunati colleghi che hanno perso la vita durante il loro servizio. Lo stesso capo dello Stato, Sergio Mattarella, arrivando in basilica, è voluto andare a portare il suo abbraccio immediato ai familiari dei tre uomini dell'Arma.

Alla funzione sono presenti anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Luciano Portolano, e il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Salvatore Luongo. Concelebrano le esequie, mons. Claudio Cipolla e mons. Domenico Pompili, vescovo di Verona.  

"La vittoria sul mondo e sul male è anche l'amore di chi serve la patria, cioè il prossimo, garantendo la giustizia, il bene comune, la stabilità delle istituzioni preposte a custodire nell'ordine e nell'armonia la comunità umana", ha detto l'arcivescovo Gian Franco Saba, Ordinario militare per l'Italia celebrando i funerali. 

Monsignor Saba li chiama per nome, Marco, Valerio e Davide: "I nostri fratelli hanno seguito la via del servizio per il bene comune. Nel loro incontro con Cristo si saranno specchiati in Lui vedendo così che il volto bello dell'umanità sta nel servire il prossimo".  "Questi nostri cari fratelli, proprio mentre celebravano il servizio per il bene comune hanno sperimentato la convivialità del male".

"E' una grande famiglia che si ritrova qui per salutare Marco, Valerio e Davide. Ci stringiamo alla grande famiglia dell'Arma, ci stringiamo a voi cari familiari perché possiate sentire l'abbraccio di tutti e la preghiera unanime. Ci stringiamo a tutti coloro che sono stati feriti nel tragico evento. È dolorosamente e umanamente incompressibile il drammatico evento". "Anche noi nell'eucarestia ricerchiamo luce di consolazione, fede e speranza, quella luce che Gesù ha donato ai suoi discepoli. Non sia turbato il vostro cuore", il Signore "ci invita a vivere così il trauma dell'addio", aggiunge.
 

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