Cagliari, 14 Ott 2025 - “Valutare positivamente la proposta di un impianto fotovoltaico - e non due come erroneamente riportato dalla stampa - originariamente di circa 70 ettari poi dimezzati in sede di valutazione di impatto ambientale, in prossimità di beni recentemente riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità è comunque un atto gravissimo.
Ancora una volta, il Governo non riconosce non solo la storia, l’identità e l’autonomia della Sardegna, ma neppure i riconoscimenti raggiunti attraverso anni di studi scientifici e di diplomazia culturale”.
Così l’assessore regionale degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica, Francesco Spanedda, commenta il via libera del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica al progetto di un impianto fotovoltaico nel territorio di Putifigari, all’interno di un’area di eccezionale valore paesaggistico e archeologico, riconosciuta dall’Unesco per la presenza delle domus de janas e di siti preistorici di inestimabile importanza.
“La Sardegna - prosegue Spanedda - non è terra di conquista energetica. Siamo per una transizione energetica giusta, lo ribadiamo, nel pieno rispetto del paesaggio e del territorio. Già normata, oltretutto, da una legge regionale ad oggi operativa.
Il Governo nazionale impone scelte dall’alto, in spregio alle nostre competenze, ai pareri del Ministero della Cultura e al buon senso di chi difende il paesaggio e la memoria di un popolo millenario.
Gli impianti per la transizione energetica devono essere sostenibili. La transizione non può diventare un pretesto per consumare suolo, cancellare la nostra storia e compromettere il futuro delle comunità locali”.
L’assessore richiama la necessità di rispettare l’autonomia decisionale della Regione Sardegna, che ha il diritto - e il dovere - di stabilire dove e come realizzare gli impianti energetici.
“La Regione ha già individuato le aree idonee e quelle da tutelare. Scavalcare le nostre prerogative e imporre progetti contrari alla volontà dei sardi non è una soluzione praticabile, né tutela la bontà dei rapporti istituzionali necessari, che andrebbero preservati.
Difenderemo in ogni sede il valore culturale, ambientale e identitario del nostro territorio”. Red
Comments are closed.