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Idf, bombardato il centro di ricerca armi nucleari iraniano. Missile su Beer Sheva, ci sono feriti. Katz: “Khamenei come Hitler, deve morire”. La Casa Bianca: “Decideremo se attaccare in 2 settimane”. 

Teheran, 20 Giu 2025 - L'esercito israeliano(Idf) ha reso noto di aver bombardato decine di obiettivi a Teheran durante la notte, tra cui quello che ha definito un "centro di ricerca e sviluppo per il progetto di armi nucleari dell'Iran". "L'esercito ha effettuato una serie di attacchi nel cuore di Teheran: decine di obiettivi sono stati colpiti, tra cui siti di produzione di missili militari e il quartier generale dell'Spnd, l'organizzazione responsabile della ricerca e dello sviluppo del programma nucleare militare iraniano", si legge in un comunicato stampa.

Israele non ha alcun piano per uccidere il leader supremo iraniano, l'ayatollah Ali Khamenei, né per cambiare il regime nella Repubblica islamica. Lo ha dichiarato il presidente israeliano Isaac Herzog a Politico. "Non abbiamo alcun obiettivo nei confronti di Khamenei, né un obiettivo di cambiamento di regime. Ma potrebbe essere, storicamente, un chiaro effetto collaterale di grandi conseguenze storiche che farebbero del bene al popolo iraniano", ha detto Herzog a Politico.

Intervistato nella serata di ieri dall'emittente pubblica Kan, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato la campagna militare contro l'Iran (che "era in preparazione da molti mesi") è "in anticipo sui tempi" avendo superato le aspettative della vigilia. Annunciando una serie di "ulteriori futuri successi", il premier ha affermato che lo Stato ebraico ha distrutto almeno la metà dei lanciatori missilistici nemici, eliminato importanti leader militari, prendendo di mira anche le forze paramilitari. Le forze armate colpiranno tutti i siti nucleari iraniani, tra cui l'impianto nucleare di Fordo, fortemente fortificato. Alla domanda se Israele possa distruggere questo, sotterraneo in profondità, senza l'aiuto degli Stati Uniti, Netanyahu ha risposto: "Raggiungeremo tutti i nostri obiettivi e colpiremo tutti i loro impianti nucleari. Abbiamo la capacità di farlo". Fordo è sepolta sotto una montagna ed è ampiamente considerata fuori dalla portata di tutti, fatta eccezione per le bombe "bunker-buster" americane.

Un singolo missile balistico lanciato dall'Iran ha provocato un'ingente devastazione a Beer Sheva, nel sud di Israele. L'ordigno caduto stamani in un parcheggio vicino a edifici residenziali ha distrutto diversi appartamenti, lasciato un cratere a terra, veicoli in fiamme, facciate di edifici e balconi crollati. L'Mda segnala sette feriti. Le Ferrovie israeliane hanno comunicato che la stazione di Beer Sheva Nord è stata chiusa per danni. Le Guardie rivoluzionarie iraniane hanno rivendicato che "il sito Microsoft di Beer Sheva è stato attaccato perché collabora con l'esercito israeliano".

Oltre 67 miliardi di dollari per la guerra a Gaza e 735 milioni di dollari al giorno per bombardare l'Iran, senza contare i raid in Libano: Israele sta affrontando il periodo militare più costoso della sua storia, spendendo per le sue due offensive belliche a un ritmo che rischia di riscrivere il suo futuro economico. Lo scrive The Economic Times, una testata indiana in lingua inglese del gruppo The Times, chiedendosi nel titolo "Può Israele continuare a pagare per la sua guerra con l'Iran?". 

Secondo il sito economico israeliano Calcalist, citato dal quotidiano, il costo della guerra di Gaza aveva già superato i 250 miliardi di shekel (oltre 67,5 miliardi di dollari) entro la fine del 2024, una cifra indicata anche da Reuters e Guardian. Con l'apertura di un nuovo fronte contro l'Iran, la spesa per la difesa sta accelerando. Nelle prime ore della campagna militare israeliana contro Teheran, i costi sono aumentati vertiginosamente. Un rapporto di Ynet news ha citato il generale di brigata (in congedo) Ee'em Aminach, ex consulente finanziario del capo di stato maggiore delle forze armate israeliane, secondo cui solo le prime 48 ore di operazioni sono costate 5,5 miliardi di shekel (1,45 miliardi di dollari). Il ritmo non ha rallentato. Israele spende ora 735 milioni di dollari al giorno in operazioni militari dirette nel conflitto iraniano. 

Oltre al combattimento, il massiccio arruolamento dei riservisti sta riducendo la produttività civile. La testata indiana ricorda che il bilancio del ministero della Difesa è quasi raddoppiato in soli due anni e assorbe ora quasi il 7% del pil di Israele, secondo solo all'Ucraina a livello globale. Gli esperti avvertono che anche una rapida fine delle ostilità non cancellerà il danno fiscale già causato. I servizi pubblici, in particolare sanità e istruzione, rischiano di essere messi da parte. Infine, con un limite massimo di deficit del 4,9% del pil, equivalente a 27,6 miliardi di dollari, il bilancio di Israele è già sotto una pressione immensa, mentre il ministero delle Finanze ha rivisto le previsioni di crescita del pil per il 2025 dal 4,3% al 3,6%.

Le agenzie di intelligence statunitensi continuano a ritenere che l'Iran non ha ancora deciso se costruire una bomba nucleare, nonostante abbia sviluppato una parte dell'uranio arricchito necessario per farlo. Lo riporta il New York Times, citando funzionari dell'intelligence e altri funzionari americani, secondo cui questa valutazione non è cambiata da quando le agenzie di intelligence si sono occupate l'ultima volta della questione delle intenzioni iraniane, a marzo, nonostante Israele abbia attaccato impianti nucleari iraniani. 

Alti funzionari dell’intelligence statunitense hanno affermato che i leader iraniani potrebbero decidere di procedere con la costruzione di una bomba se l’esercito americano attaccasse il sito di arricchimento dell’uranio di Fordow, oppure se Israele uccidesse la Guida Suprema dell’Iran Khamenei. La questione se l’Iran abbia deciso o meno di completare la costruzione di una bomba, sottolinea il Nyt, è irrilevante agli occhi di molti falchi anti-Iran negli Stati Uniti e in Israele, i quali sostengono che Teheran sia comunque sufficientemente vicina a rappresentare un “pericolo esistenziale” per Israele.

L'Iran avrebbe in programma di attaccare gli uffici dell'emittente israeliana Channel 14, che accusa di essere il “canale di propaganda” del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Lo ha riferito l'emittente statale iraniana Irib, citata dalla Cnn. Irib ha affermato che Teheran colpirà gli uffici televisivi nei prossimi giorni, esortando tutti i dipendenti a evacuarli. Lunedì, l'esercito israeliano ha attaccato il complesso degli studi del canale di notizie statale iraniano IRINN, definendolo un “centro di comunicazione utilizzato a fini militari dalle Forze Armate iraniane". Una forte esplosione è stata udita mentre una conduttrice era in onda in diretta, come mostrato da un collegamento live.

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