Olbia, 26 Ago 2020 - I Carabinieri della Sezione Radiomobile del Reparto Territoriale di Olbia ieri mattina, all’alba, hanno arrestato un ventinovenne di origine tunisina.
L’uomo, che alle 04:30 circa si è recato presso il rivenditore di kebab di piazza Matteotti, in pieno centro, in visibile stato di ebbrezza, chiedendo che gli fossero vendute delle bottiglie di birra. Il gestore del locale, un pakistano di 36 anni, gli ha risposto che non poteva vendere bevande alcoliche dopo le tre del mattino, in ottemperanza alle disposizioni dell’ordinanza sindacale in vigore. E, vistosi negare la bevanda, il tunisino ha sfogato con violenza la sua frustrazione e, prendendo un coltello dalla tasca, ha minacciato di morte il pakistano, intimandogli di dargli ciò che gli aveva chiesto. Durante il tentativo del gestore di chiamare i Carabinieri, l’aggressore gli ha sferrato alcune coltellate, ferendolo alla testa, al viso ed al collo, che gli hanno procurato delle profonde ferite da taglio. La vittima di contro, nel tentativo di difendersi, aveva sferrato alcuni colpi alla testa dell’aggressore, che nonostante tutto riusciva a darsi alla fuga strappandogli dalle mani il telefono cellulare.
Subito dopo l’allarme sono giunti immediatamente i militari che poco dopo hanno intercettato e arrestato tunisino che, durante le operazioni, ha continuato ad inveire minacciando di morte i Carabinieri.
Ora il 29enne si trova piantonato in ospedale, dove è stato ricoverato per il trauma cranico procurato dalla reazione del commerciante, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha convalidato l’arresto e disposto il successivo trasferimento presso il carcere di Bancali.
Il tunisino dovrà rispondere infatti dell’accusa di rapina, lesioni aggravate, minacce ed oltraggio a pubblico ufficiale, oltre che della violazione della misura cautelare personale dell’obbligo di dimora nel comune di Sassari cui era sottoposto.
















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