Carbonia, 2 Nov 2018 - I carabinieri della Stazione di Carbonia, verso le 15:00 hanno proceduto all'arresto, in flagranza di reato, di Antonino Sanna, di 66 anni, di Carbonia, resosi responsabile di atti persecutori, maltrattamenti in famiglia, danneggiamento, violazione di domicilio e resistenza a Pubblico Ufficiale. Infatti, alle ore 12 di oggi, è giunta alla centrale Operativa tramite il 112 della compagnia di Carbonia, la richiesta di aiuto da parte di una donna di 61anni residente in città, la quale, rientrando a casa, aveva sorpreso l'ex Compagno convivente nella propria abitazione, che tentava di appiccare un incendio nell'immobile. In seguito la donna ha anche riferito al militare in servizio di aver subito l'ennesimo maltrattamento da parte del suo persecutore che in questa occasione la aveva anche percossa.
Subito dopo una pattuglia dell’Arma è intervenuta immediatamente nella casa della vittima dove hanno fermato l'azione violenta dell'uomo che ha inoltre opposto esistenza ai militari nel tentativo di darsi alla fuga.
Quindi i carabinieri, dopo aver definitivamente bloccato il 66enne pensionato, gli investigatori hanno raccolto la testimonianza disperata della donna avviando i primissimi accertamenti Investigativi dai quali è emersa l’effettiva pericolosità dell'ex compagno. In particolare i comportamenti aggressivi e persecutori, sempre più insistenti, erano originati qualche mese fa da quando la donna ha deciso di interrompere la relazione, innescando la reazione distruttiva del compagno che non rassegnandosi alla fine della storia, ha assunto atteggiamenti di violenza nei confronti della donna e delle sue proprietà e, infatti, qualche giorno fa, aveva danneggiato l'auto della donna dandola alle fiamme; oggi è stato fermato dai militari mentre tentava di bruciarle l'appartamento.
In seguito il personale della benemerita ha anche verificato che quotidianamente lui la terrorizzava, tanto che la vittima era stata costretta a cambiare le proprie abitudini, allontanandosi da quella abitazione trovando ospitalità tra amici e parenti. Infine, oggi, di fronte all'ennesimo atto d’ingiustizia nei confronti della donna, sono scattate le manette nei confronti del persecutore posto a disposizione dell'A.G.