Cagliari, 21 Lug 2018 - Ieri alle ore 22.00, A Elmas (CA), i carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Cagliari, hanno arrestato Riccardo Franceschi, di 31 anni, senza fissa dimora, domiciliato a Elmas (CA), disoccupato, con precedenti penali specifici in materia di stupefacenti, nella flagranza dei reati di detenzione sostanze stupefacenti ai fini di spaccio; coltivazione sostanze stupefacenti; detenzione di banconote contraffatte e furto aggravato di energia elettrica.
I militari, a seguito della perquisizione del suo domicilio (un appartamento in locazione con regolare contratto e per la maggior parte della sua estensione adibito a serra), hanno rinvenuto e sequestrato 150 piante di marijuana in piena coltivazione, 1,8 kg circa di hashish, confezionata in panetti privi di logo, 7 chili circa di foglie essiccate di marijuana, 50 gr circa di cocaina, per un valore complessivo, sul mercato finale, stimato in circa 100.000,00 euro; numerosi sistemi di illuminazione completi di lampada, parabola e trasformatori; diverse ventole di aereazione con relativi timer materiale vario per il confezionamento ed il taglio dello stupefacente, un martinetto idraulico trasformato in pressa artigianale per la produzione di panetti di stupefacente; una pistola giocattolo scacciacani, tipo revolver, priva del tappo rosso, marca magnum, con segni di modifica per renderla atta allo sparo sulla quale verranno effettuati accertamenti presso il RIS CC di Cagliari per verificarne la reale offensività; circa 600 banconote contraffatte da 20 euro e circa 40 banconote da 50 euro, per un valore complessivo, sul mercato nero di riferimento, stimato in circa € 5.000,00.
Nel corso delle operazioni è stato inoltre accertato, con l’intervento di personale tecnico Enel, un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica per alimentare l’impianto di accrescimento della coltivazione di marijuana.
Gli elementi raccolti, in fase di ulteriori indagini, inducono a non escludere che l’arrestato “lavorasse” per “conto terzi”, dei quali si cerca di individuare identità e responsabilità.
L’arrestato, al termine delle rituali procedure, è stato richiuso nel carcere di Uta (CA), a disposizione dell’A.G.