Press "Enter" to skip to content

Attentato in Egitto in una moschea del Sinai: almeno 235 morti.

Il Cairo, 25 Nov 2017 - La moschea colpita questa mattina da un attacco che ha fatto 235 morti "appartiene ai sufi" e tutta la zona di Al Rawdah, nel Sinai settentrionale, è una "roccaforte del sufismo", orientamento mistico dell'islam "che i gruppi terroristici considerano apostata". Lo afferma il sito egiziano Al Masreyin citando una fonte tribale. Secondo il sito, che ricostruisce la dinamica dell'attentato, "un ordigno è esploso durante l'uscita dei fedeli dalla preghiera, seguito da colpi di arma da fuoco contro chiunque cercasse di fuggire". L'indicazione è che la bomba, in principio segnalata da alcune fonti all'interno della moschea, sia invece esplosa all'esterno. Il sito Sinai Plus parla di tre terroristi in azione.

È questo il bilancio della strage, messa a segno nel venerdì islamico, giorno in cui i musulmani si recano in moschea per le preghiere pubbliche. Il luogo di culto attaccato stamane si trova in un piccolo centro, Bir El Abd, nel Sinai settentrionale. Si affaccia sulla cosiddetta "autostrada internazionale" ed è frequentato anche da automobilisti di passaggio. Nella zona (ma soprattutto più a est) è attivo un gruppo jihadista alleato dell'Isis.

"La tristezza e il dolore che provano ora gli egiziani non sarà vano" ha detto il presidente egiziano, "gli egiziani trarranno da questo dolore la volontà di affrontare il terrorismo". "Le forze armate e la polizia vendicheranno i nostri martiri con tutta la loro forza nel prossimo periodo" ha aggiunto Al-Sisi. Subito dopo la strage, il presidente ha convocato una riunione di emergenza con i responsabili della sicurezza.

E un assaggio della reazione promessa da Al Sisi è scattato poche ore dopo la strage. Sarebbero 15 i terroristi uccisi in attacchi condotti con due droni dalle Forze armate egiziane nel nord del Sinai, nell'Egitto settentrionale. Lo rende noto il servizio arabo di Sky News, sottolineando che i miliziani uccisi avrebbero preso parte all'attacco sferrato contro la moschea.

"La presidenza della repubblica annuncia un lutto nazionale di tre giorni per le vittime dell'attentato terroristico di Bir al-Abed". Lo ha riferito la tv di Stato egiziana.

Papa Francesco è "profondamente addolorato" per "la grande perdita di vite umane causata dagli attacchi terroristici alla moschea Rawda nel nord Sinai". È quanto si legge in un telegramma a firma del segretario di stato, Pietro Parolin, nel quale il pontefice esprime "la sua ferma condanna per questo atto di brutalità contro civili innocenti riuniti in preghiera". Il papa "si unisce a tutte le persone di buona volontà nell'implorare che i cuori induriti dall'odio imparino a rinunciare alla violenza che porta a tanta sofferenza".

"Ho appreso con profondo dolore- scrive il capo dello Stato al Presidente Al-Sisi- la notizia del vile attentato che ha colpito poche ore fa la moschea di Bir Al-Abed con un drammatico bilancio di morti e feriti. Nella comune lotta contro il terrorismo e l'estremismo religioso - nemici esiziali della libera espressione del culto - l'Egitto potrà contare sempre sul determinato sostegno dell'Italia".

"Orrore per la strage terroristica nella moschea del Sinai. I nostri pensieri vanno alle vittime, la nostra solidarietà alle famiglie colpite e all'Egitto" scrive su Twitter, Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »
More from PRIMO PIANOMore posts in PRIMO PIANO »