Egitto, 24 Nov 2017 - La moschea colpita questa mattina da un attacco che ha fatto 235 morti "appartiene ai sufi" e tutta la zona di Al Rawdah, nel Sinai settentrionale, è una "roccaforte del sufismo", orientamento mistico dell'islam "che i gruppi terroristici considerano apostata". Lo afferma il sito egiziano Al Masreyin citando una fonte tribale. Secondo il sito, che ricostruisce la dinamica dell'attentato, "un ordigno è esploso durante l'uscita dei fedeli dalla preghiera, seguito da colpi di arma da fuoco contro chiunque cercasse di fuggire". L'indicazione è che la bomba, in principio segnalata da alcune fonti all'interno della moschea, sia invece esplosa all'esterno. Il sito Sinai Plus parla di tre terroristi in azione.
È questo il bilancio della strage, messa a segno nel venerdì islamico, giorno in cui i musulmani si recano in moschea per le preghiere pubbliche. Il luogo di culto attaccato stamane si trova in un piccolo centro, Bir El Abd, nel Sinai settentrionale. Si affaccia sulla cosiddetta "autostrada internazionale" ed è frequentato anche da automobilisti di passaggio. Nella zona (ma soprattutto più a est) è attivo un gruppo jihadista alleato dell'Isis.
"La tristezza e il dolore che provano ora gli egiziani non sarà vano" ha detto il presidente egiziano, "gli egiziani trarranno da questo dolore la volontà di affrontare il terrorismo". "Le forze armate e la polizia vendicheranno i nostri martiri con tutta la loro forza nel prossimo periodo" ha aggiunto Al-Sisi. Subito dopo la strage, il presidente ha convocato una riunione di emergenza con i responsabili della sicurezza.
"La presidenza della repubblica annuncia un lutto nazionale di tre giorni per le vittime dell'attentato terroristico di Bir al-Abed". Lo ha riferito la tv di Stato egiziana.
"Ho appreso con profondo dolore- scrive il capo dello Stato al Presidente Al-Sisi- la notizia del vile attentato che ha colpito poche ore fa la moschea di Bir Al-Abed con un drammatico bilancio di morti e feriti. Nella comune lotta contro il terrorismo e l'estremismo religioso - nemici esiziali della libera espressione del culto - l'Egitto potr contare sempre sul determinato sostegno dell'Italia".
Solidarietà a famiglie" "Orrore per la strage terroristica nella moschea del Sinai. I nostri pensieri vanno alle vittime, la nostra solidarietà alle famiglie colpite e all'Egitto" scrive su Twitter, Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.