Cagliari 18 giugno 2025 – La seduta del Consiglio regionale della Sardegna questa mattina è stata aperta dal vice presidente del Consiglio Giuseppe Frau (UpT) che, dopo le formalità di rito, ha annunciato la discussione del documento n. 17 “Programma attività Corecom 2025”. Il Consigliere Corrias (Pd) ha dichiarato di dare per acquisita la relazione e di rimettersi ad essa per procedere con la votazione.
Il capogruppo di FdI, Paolo Truzzu, intervenendo sull’ordine dei lavori, ha invitato a verificare, prima della votazione, se le presenze in Aula dei consiglieri della maggioranza siano sufficienti per garantire il numero legale.
Il presidente dell’Assemblea ha dunque sospeso i lavori e convocato la conferenza dei capigruppo.
Dopo una sospensione di circa 20 minuti, alla ripresa, il consigliere Truzzu ha chiesto la votazione con scrutinio elettronico e l’Aula ha approvato il programma del Corecom 2025 con 26 voti favorevoli e un astenuto ed il capogruppo FdI, Truzzu, ha spiegato che la mancata partecipazione al voto dei consiglieri delle opposizioni era giustificata da motivazioni politiche.
Il presidente dell’Aula ha quindi informato che la conferenza dei capigruppo ha deciso di rinviare in commissione la mozione n. 24 (Ticca e più) e ad altra riunione del consiglio la mozione n. 42 (Truzzu e più). Aperta la discussione sulla mozione n. 32 (Frau e più), il consigliere del gruppo “Uniti per Todde”, Valdo di Nolfo ne ha illustrato il testo ed esplicitato obiettivi e finalità. Il documento – ha spiegato – ha l’obiettivo di dare attuazione, a dieci anni dalla sua istituzione per legge, al registro dei tumori in Sardegna. «Uno strumento essenziale – ha dichiarato il consigliere – per combattere le malattie oncologiche che nell’Isola sono causa di una mortalità con indici più elevati rispetto alla media italiana». Di Nolfo ha ripreso alcuni passaggi del testo all’attenzione del Consiglio per evidenziare la drammaticità della situazione per ribadire l’urgenza di conoscere i numeri oggettivi di un fenomeno che fa della Sardegna una terra ad alto rischio anche per ciò che riguarda l’eventuale correlazione tra insorgere dei tumori e l’inquinamento.
La mozione impegna la Giunta: “1) a completare il percorso istitutivo del RTRS assicurandone la piena operatività e ottimizzando il flusso informativo anche in funzione del corretto e completo trasferimento dei dati regionali al database nazionale; 2) ad impartire gli indirizzi ed eventualmente ad adottare tutti gli atti necessari alla creazione di un comitato scientifico RTRS, che svolga funzioni di indirizzo, di controllo degli standard e dei sistemi e metodi utilizzati, di valutazione della qualità e dell’uniformità nella raccolta e gestione dei dati”.
A sostegno della mozione l’intervento di Giuseppino Canu che ha annunciato la sottoscrizione del documento anche da parte del gruppo Sardegna Futura.
Lorenzo Cozzolino (Oc), ha ricordato la sua battaglia politica per il registro tumori (dal 2012) ma soprattutto per l’introduzione di un osservatorio speciale contro le criticità oncologica. «La Regione - ha affermato il consigliere della maggioranza – ha l’occasione per promuovere un’iniziativa che potrebbe rappresentare un modello virtuoso anche al livello nazionale».
Gianluca Mandas (M5S), ha annunciato al sottoscrizione del documento ed ha insistito sul concetto di “coraggio” riferendosi all’indagare le correlazioni tra l’incidenza dei tumori in certe aree e la presenza di insediamenti industriali. L’esponente della maggioranza ha quindi proposto nel dispositivo della mozione di una dicitura che impegni l’esecutivo regionale a favorire la formulazione di un referto annuale con l’incidenza dei tumori nelle diverse aree.
A sostegno dell’iniziativa anche il gruppo Avs che con il consigliere Diego Loi ha annunciato la sottoscrizione della mozione.
Dai banchi dell’opposizione, Gianni Chessa (Fi) ha salutato con favore l’iniziativa ed ha però posto l’accento sulla prevenzione. Facendo riferimento a quello che ha definito “un caso familiare” ha inoltre denunciato come una serie di interventi chirurgici programmati all’ospedale oncologico di Cagliari in questi ultimi giorni, siano stati rinviati per l’avvio dei lavori nelle sale operatorie.
A sostegno anche Piero Maieli (Fi) che ha ricordato le mancate bonifiche nell’area industriale di Porto Torres, riferendosi alla forte incidenza dei tumori in quel territorio.
Il capogruppo di Orizzonte Comune, Sandro Porcu, ha annunciato la sottoscrizione del documento anche da parte del suo gruppo.
La presidente della commissione Salute, Carla Fundoni (Pd), ha annunciato la firma dei consiglieri del gruppo e confermato piano pieno sostegno alla mozione. L’esponente della maggioranza ha evidenziato il ritardo con il quale si procede per la piena operatività del registro tumori e ne ha definito l’efficacia “una battaglia di civiltà”. «Conoscere per pervenire – ha concluso Fundoni - non è uno slogan ma una precisa responsabilità politica e scientifica».
Il capogruppo di Fi, Angelo Cocciu, ha chiesto la votazione per scrutinio elettronico.
L’assessore della Sanità, Armando Bartolazzi, in apertura del suo intervento ha ricordato il suo impegno a livello governativo per l’introduzione, con legge del Parlamento italiano, del registro tumori: E’ uno strumento essenziale per una corretta programmazione sanitaria e per efficaci campagne di prevenzione e screening, consente studi epidemiologici su fattori ambientali, sull’inquinamento, sui fattori di rischio». L’assessore ha quindi spiegato per quali cause non sia ancora operativo il registro tumori in Sardegna, ponendo l’accento sulla mancanza di “referti istologici precisi e puntuali”. «Alcuni referti diagnostici – ha proseguito Bartolazzi - non sono in rete e per alcune aree della Sardegna non hanno i codici alfanumerici che identificano le migliaia di tumori censiti». «La sfida della Sardegna - ha aggiunto – è quella di uniformare i linguaggi delle anatomie patologiche e inserire i codici alfanumerici». L’ulteriore impegno dell’assessore ha riguardato la necessità di colmare i dati mancati a partire dal 2015 («è possibile farlo facendo ricorso ai registri di mortalità e ai codici di esenzione»). «Lavoro – ha concluso l’assessore – per realizzare cambiamenti strutturali nella sanità sarda e penso che, in tempi medi, riusciremo a realizzare un vero registro tumori in Sardegna».
In sede di replica, Valdo Di Nolfo (UpT), ha ripreso i concetti conclusivi dell’intervento dell’assessore ed ha indicato nel registro tumori “una sfida di legislatura”.
Il capo gruppo M5S, Ciusa, ha avuto rassicurazioni sull’inserimento nel dispositivo della mozione della proposta avanzata dal suo collega di gruppo e di partito, Mandas, mente il consigliere di Sardegna 20Venti, Tunis, ha annunciato voto favorevole alla mozione rimarcando però la necessità di atti e provvedimenti conseguenti al fine di garantirne l’efficacia.
Voto favorevole annunciato anche dal capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, che ha invitato l’assessore alla formulazione di un crono programma delle attività necessarie a far funzionare il registro tumori nell’Isola («siamo tre legislature che votiamo in Aula documenti per auspicarne l’operatività»).
Voto a favore è stato annunciato da FdI con il capogruppo Truzzu («mi aspetto, che dopo l’approvazione della mozione, seguano delibere e atti per far funzionare il registro tumori in Sardegna») ed i consiglieri Mula e Piga. Quest’ultimo ha proposto l’inserimento in mozione della opportunità che l’assessore “riferisca in commissione, entro 90 giorni dall’approvazione del documento, sulle azioni intraprese per garantire il funzionamento del registro tumori”.
La mozione, con le integrazioni dei consiglieri Mandas (M5S) e Piga (FdI), è stata approvata con 48 voti favorevoli su 48 votanti.
Sulla mozione 33 a sostegno del sistema universitario della Sardegna (Cocco, Frau, Di Nolfo) il primo firmatario on. Sebastian Cocco ha chiesto il rinvio ad altra seduta.
A seguire la mozione 40 (primo firmatario Schirru) sulle gravi disparità di trattamento tra professionisti sanitari che accedono alle prestazioni aggiuntive. Schirru (Alleanza Sardegna) si è rivolto all’assessore Bartolazzi e ha detto: “Si tratta di attività sanitarie integrative per fare fronte alle liste d’attesa al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza. Ma il problema è che l’accesso alle prestazioni aggiuntive è circoscritto a infermieri e tecnici di radiologia ma tutta una serie di figure essenziali sanitarie, tecniche e non solo, sono invece escluse”.
Per Alessandro Sorgia (Lega Sardegna) “è ingiusta l’esclusione di fisioterapisti, ostetriche e personale tecnico dei lavoratori ed è un’esclusione ingiusta che ci porta a ricorrere a costose esternalizzazioni. Eppure lo Stato consente di estendere le prestazioni aggiuntive a tutto il personale del comparto e per questo anche la Sardegna ha risorse stanziate per il 2024 e 2025”.
Consenso anche dai banchi della maggioranza. Francesco Agus (Progressisti) ha detto: “Favorevole a questa mozione, le risorse ci sono per abbattere le liste d’attesa ma poi non vengono spese, come è avvenuto in questi anni. E la causa è anche nel fatto che i medici non lavorano da soli ma hanno bisogno di personale che, se non è pagato, non accetta giustamente di lavorare di più. Certo, non è soltanto questa la causa delle liste d’attesa”.
Della stessa opinione Carla Fundoni, Pd e presidente della commissione Sanità: “Voterò convintamente a favore della proposta dei colleghi e sollecito l’assessore per arrivare a una prestazione economica e tassazione uniforme in tutte le aziende sanitarie, a cominciare dai lavoratori dell’elisoccorso che mi risulta subiscano una disparità immotivata di trattamento”.
Per l’assessore Bartolazzi “la proposta dell’on. Schirru merita di essere accolta per sanare le disparità, verificherò che queste prestazioni aggiuntive siano effettivamente eseguite e per garantire i livelli essenziali di assistenza, visto che si tratta di soldi pubblici”.
Per replica l’on. Schirru ha detto che “è giusto vigilare sulla spesa corretta dei soldi pubblici, sempre e non solo in prestazione aggiuntiva”.
La mozione 40 è stata approvata e, a seguire, il presidente del Consiglio ha dichiarato chiusa la seduta. Il Consiglio sarà convocato a domicilio. Red
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