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Presentata la proposta di legge per l’assistenza alle donne vittime di violenze e agli orfani di femminicidio.

Cagliari, 12 Giu 2025 – È stata depositata in Consiglio regionale la proposta di legge a firma del consigliere Lorenzo Cozzolino, intitolata “Norme per l’assistenza alle donne vittime di violenze e agli orfani a causa di femminicidio”. Un’iniziativa legislativa che mira a rafforzare il sistema regionale di tutela per le donne che hanno subito gravi violenze fisiche con danni permanenti al volto e al corpo, riconoscendo loro uno status giuridico ed economico assimilabile a quello delle vittime di mafia.

La proposta interviene inoltre a sostegno dei figli rimasti orfani a causa di femminicidio, offrendo loro misure concrete di protezione, assistenza e accompagnamento psicologico e sociale.

“Questa proposta – ha dichiarato il consigliere Cozzolino – nasce dalla necessità di migliorare le norme precedentemente approvate in Consiglio regionale (leggi regionali 33/2018 e 48/2018) offrendo così un segnale forte e concreto da parte della Regione Sardegna. Non possiamo permettere che le donne sfregiate dalla violenza e i loro figli siano lasciati soli. Dobbiamo dare loro voce, dignità, e soprattutto strumenti per ricostruire la propria vita”.

La proposta di legge richiama la Costituzione Italiana (art. 2, 3, 32, 117), il Codice penale (art. 583-quinquies), la Convenzione di Istanbul e le risoluzioni Onu in materia di diritti umani e contrasto alla violenza di genere. Essa prevede l’attivazione di: assistenza integrata (psicologica, legale, economica) alle donne con lesioni permanenti; interventi specifici per gli orfani di femminicidio; rafforzamento delle politiche regionali di prevenzione e inclusione sociale e              parificazione ai benefici previsti per le vittime di mafia.

Il provvedimento sarà finanziato mediante una specifica integrazione delle misure già previste nelle precedenti leggi regionali con la quantificazione definitiva degli oneri demandata agli assessorati competenti (Igiene e Sanità – Lavoro e Politiche Sociali).

“Non si tratta solo di assistenza, ma di giustizia sociale. Dare risposte alle vittime di violenza non è un gesto simbolico, è una responsabilità istituzionale”, ha aggiunto il proponente. Red

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