Cagliari, 12 Giu 2025 - Alla ripresa dei lavori pomeridiani, il Consiglio regionale, sotto la presidenza del vice presidente Giuseppe Frau, ha proseguito l’esame del disegno di legge 83/A “Riordino e coordinamento della normativa edilizia e urbanistica regionale con le disposizioni urgenti in materia di semplificazione urbanistica ed edilizia di cui al decreto legge n.6 del 29 maggio 2024 convertito in legge con modificazioni il 24 luglio 2024, n.105”.
Il vice presidente ha messo in votazione gli articoli 23, 24 e 25 che sono stati approvati.
Alessandro Sorgia (Misto), intervenuto sull’ordine dei lavori, ha chiesto il voto elettronico sull’articolo 26, che è stato approvato con 26 voti favorevoli, 2 contrari e 14 astenuti.
Sull’articolo 27, il presidente ha chiesto al relatore di maggioranza, Gianluigi Piano (Pd), e alla Giunta il parere sull’emendamento 33 della Giunta, che è stato conforme.
Critico il consigliere Sorgia sull’emendamento perché è a rischio di impugnazione in quanto prevede una modifica dello Statuto. L’esponente della minoranza ha chiesto il ritiro o, in alternativa, il voto elettronico, annunciando il suo voto contrario. D’accordo con il collega Sorgia, anche Franco Mula (FdI), il quale ha sottolineato che la Giunta, con questo emendamento, sta cercando di complicare le cose. Il consigliere ha proposto di inserire questa precisazione nel provvedimento che la Giunta sta preparando e non in questa legge. D’accordo anche Antonello Floris (FDI), che ha detto di non comprendere l’esigenza di sostituire questo articolo, e Angelo Cocciu (FI), che annunciando il voto contrario, ha sottolineato che la norma sarà sicuramente impugnata.
L’assessore Spanedda ha spiegato che si tratta sostanzialmente di un'interpretazione autentica inserita, anche su richiesta delle Amministrazioni comunali, perché in un qualche modo c'era la necessità di chiarire, con questo emendamento, che siamo in conformità con la sentenza della Corte Costituzionale, quindi, secondo Spanedda non c’è un problema di impugnazione. “L’emendamento chiarisce un po’ meglio il dettato dell’articolo”, ha detto.
Il vice presidente Frau ha messo, quindi, in votazione l’emendamento 33, che è stato approvato con 25 voti favorevoli e 17 contrari. Il testo prevede che “Nel comma l dell'art. 27 il periodo "si interpreta nel senso che gli interventi in esso previsti non recano alcuna deroga alle previsioni del Piano paesaggistico regionale " è sostituito dal periodo "si interpreta nel senso che le previsioni del Piano Paesaggistico regionale prevalgono sulle disposizioni in esso previste".
Approvato anche l’articolo 27 con 26 sì e 16 no.
Il vice presidente ha aperto la discussione sull’articolo 28 e sugli emendamenti. Dopo il parere espresso in modo conforme dalla Commissione e dalla Giunta, il vice presidente Frau ha dato la parola al consigliere Aldo Salaris (Riformatori sardi) che ha illustrato l’emendamento n. 19, a sua prima firma, che vuole sopprimere la lettera b) del comma 1. Angelo Cocciu (capogruppo di FI), ha sostenuto quanto affermato dal collega Salaris e ha rilevato l’assenza della presidente Todde in aula. Per Cocciu con questo articolo si fa tornare indietro la Sardegna di 21 anni. “Non sarà più possibile realizzare alberghi 5 o 6 stelle”, ha detto Cocciu. La lettera b) del comma 1 dell’articolo 28, hanno ricordato, abroga “b) i commi 1-bis e 1-ter dell'articolo 6 della legge regionale 25 novembre 2004, n. 8 (Norme urgenti di provvisoria salvaguardia per la pianificazione paesaggistica e la tutela del territorio regionale), e successive modifiche ed integrazioni;”.
Piano (Pd) è quindi intervenuto per chiedere una sospensione di cinque minuti per una riunione di maggioranza.
Alla ripresa dei lavori è intervenuto l’assessore Spanedda, che ha voluto sottolineare che nessuno sta mettendo in discussione o buttando a mare il lavoro fatto dall’assessore Salaris: la proposta di questa abrogazione è necessaria perché stava creando problemi alle Amministrazioni nel chiudere i Puc. L’assessore ha anche spiegato che l’assessorato sta andando avanti con un ricalcolo del fabbisogno che vada nell’ottica dello sviluppo di cui parlava il consigliere Salaris.
L’emendamento 19 è stato respinto con 24 voti contrari e 14 favorevoli.
Respinto anche l’emendamento 21 (Peru e più).
L’Aula ha approvato il testo dell’articolo 28 con 21 voti favorevoli e 16 contrari.
Mula ha ricordato che la minoranza sta garantendo il numero legale.
Sull’emendamento 22 (Peru e più) aggiuntivo e sull’emendamento 38 della Giunta all’emendamento 22, il relatore di maggioranza Piano ha espresso parere favorevole della Commissione.
L’Aula ha quindi approvato l’emendamento 22 e l’emendamento 38 all’emendamento 22. Il testo del n. 38 prevede che “All'emendamento n. 22 è aggiunta la lettera f-bis "Al comma 11 dell'articolo 123 della legge regionale n. 9 del 2023 sono soppresse le seguenti parole “, ed è ammesso anche mediante il superamento dei limiti di altezza previsti dalle vigenti disposizioni comunali e regionali”.” L’emendamento 22 prevede che “nel comma 1 dopo la lettera f è aggiunto: il comma 9 dell’articolo 123 della legge regionale della legge regionale 23 ottobre 2023 n. 9”.
Il Consiglio ha poi approvato l’articolo 29.
L’Aula ha poi approvato con voto elettronico l’articolo 30 e un ordine del giorno “sulla necessità di emanare disposizioni riguardanti questioni rilevanti di pianificazione urbanistica”.
A seguire le dichiarazioni di voto e il voto finale sul provvedimento. Per Franco Mula (FdI) “siamo davanti a un provvedimento molto atteso e in ritardo: sarebbe dovuto arrivare in aula molto prima anche in considerazione di tutte le richieste arrivate dai portatori di interesse. Assessore, attendiamo ora un disegno di legge sulle questioni urbanistiche indicate nell’ordine del giorno approvato all’unanimità”.
I lavori sono stati sospesi dal presidente per una breve conferenza dei capigruppo.
Alla ripresa per i Riformatori Sardi il consigliere Aldo Salaris ha detto: “Un testo che doveva soffermarsi a recepire norme di natura edilizia non avrebbe dovuto occuparsi delle zone F. Per questo ci asterremo”.
Per Alessandro Sorgia “si è perso tempo, con un ritardo che grava sui nostri cittadini e sulla nostra economia. Ma non basta: rischiamo l’ennesima impugnazione e io voterò contro perché non voglio essere vostro complice”.
Dai banchi di Cinque stelle Roberto Li Gioi ha parlato di “un provvedimento di buona politica arrivato dopo un confronto franco e costruttivo con la minoranza. E l’astensione della maggioranza è la prova che stiamo portando avanti un provvedimento valido. E spero ora che l’assessore lavori come ha detto a una nuova normativa urbanistica”
Per Maria Laura Orrù (Avs) “la Regione ha competenza primaria in materia edilizia e urbanistica ma nonostante questo non siamo arrivati tardi nel recepimento della legge salva casa. Certo, in futuro bisognerà mettere mano alle norme urbanistiche ma dovremo farlo guardando alla società in cui viviamo, in cui la popolazione invecchia, la crisi climatica avanza e anche il tema del trasporto pubblico deve far parte del ragionamento”.
Dalla minoranza Antonello Floris (FdI), che ha detto: “Stiamo recependo una legge nazionale con un atto dunque comandato, se non dovuto. E sono sicuro che le novità introdotte con questa legge porteranno benefici ai sardi”.
“Non è un provvedimento di parte”, ha detto Gigi Piano (Pd), relatore di maggioranza del provvedimento. Che ha aggiunto: “Spero che questo metodo di condivisione con la minoranza sia adottato anche in futuro sul tema dell’urbanistica e non solo”.
Voto favorevole ha annunciato il capogruppo di Orizzonte Comune Sandro Porcu: «E’ un provvedimento che incide sulla vita dei cittadini, una legge che fa chiarezza. La politica deve fare questo: semplificare la vita delle persone – ha detto Porcu – mi auguro che il prossimo passo sia l’aggiornamento del Ppr per il quale diamo già da ora ampia disponibilità».
Sulla stessa linea anche Paola Casula che ha annunciato il voto a favore di tutto il gruppo di Sinistra Futura: «Stiamo approvando una buona legge – ha detto Casula – è un risultato importante che consolida il rapporto tra cittadini e istituzioni. Daremo la possibilità di sanare situazione che vengono dal passato. Una legge che garantisce la possibilità di rimettere in gioco immobili fermi da troppo tempo».
Favorevole anche il consigliere di “Uniti per la Todde” Valdo di Nolfo che, a nome di tutto il gruppo, ha ringraziato l’assessore Spanedda e le Commissioni per il lavoro svolto: «Questa legge non è solo il recepimento di una normativa nazionale ma un provvedimento che dà soluzione a situazione complesse. E’ una risposta agli enti locali e ai cittadini».
Anche Emanuele Matta ha annunciato il voto favorevole di tutto il gruppo M5S: «E’ uno strumento edilizio importante perché semplifica e snellisce le procedure autorizzative – ha detto – ci sono case, soprattutto nei piccoli centri, che non possono essere recuperate per piccole difformità. Questa legge consentirà di recuperare il consolidato urbano che ha tutte le infrastrutture pronte. E’ un grande risparmio economico e un’occasione per far rivivere immobili oggi abbandonati».
Il presidente Comandini ha quindi messo in votazione il testo finale del DdL n.83 che è stato approvato con 28 voti a favore, 2 contrari e 13astenuti.
Subito dopo, il presidente del Consiglio ha annunciato la decisione della Conferenza dei Capigruppo di inserire all’ordine del giorno la proposta di legge n.101, il disegno di legge n.102 e le proposte di legge 106 e 107 e la mozione n.52 attraverso la procedura d’urgenza prevista dall’art. 102 del Regolamento interno.
Il relatore di maggioranza Peppino Canu (Sinistra Futura), ha illustrato il contenuto della proposta di legge n.101 “Ulteriore modifica all’articolo 1 della legge regionale n.5 del 2023 in materia di assistenza primaria”: «Questa proposta ha lo scopo di far fronte alla carenza di medici di base e garantire l’assistenza primaria in tutto il territorio regionale introducendo un’ulteriore proroga all’art.2 della legge n.5 del 2023 che consentiva di fornire i ricettari ai medici in pensione fino al 30 giugno del 2025. Con la proposta di legge si consente di proseguire i progetti non oltre il 31 dicembre 2025. La proposta non prevede nuovi oneri a carico della Regione».
Alessandro Solinas (M5S) ha rivolto un plauso ai proponenti della legge: «E’ un provvedimento che consentirà ai medici in pensione di continuare ad operare all’intero degli Ascot. Bisogna dire grazie ai medici che hanno dato la disponibilità in attesa di immettere nel circuito i nuovi medici che hanno ottenuto la specializzazione».
Il presidente Comandini ha quindi messo in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato. Via libera senza discussione anche ai tre articoli della legge e al testo finale che è stato approvato, con procedura elettronica, con 33 voti a favore e un astenuto.
Subito dopo il voto il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha chiesto una breve sospensione della seduta per una riunione di maggioranza.
Alla ripresa dei lavori, il presidente Comandini ha messo in discussione il disegno di legge n.102 della Giunta regionale sul trasporto di persone mediante mezzi pubblici non di linea. Il provvedimento ha come obiettivo “assicurare un integrato ed efficace diritto alla mobilità sul territorio regionale tenuto conto delle carenze infrastrutturali. La norma disciplina le modalità di organizzazione e svolgimento del servizio di noleggio con conducente attraverso il rafforzamento del servizio di trasporto non di linea».
Non essendoci iscritti a parlare, il presidente ha messo in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato. Approvati anche i 4 articoli della legge e il testo finale che ha registrato 29 sì e una sola astensione.
Subito dopo si è passati all’esame della proposta di legge n.106 (Porcu e più) che modifica l’art.5 della legge 18/2024 per il settore apistico. La norma aggiorna la terminologia utilizzata nel comma 15 dell’articolo 5 della legge 18 per renderla più aderente alle procedure per il ristoro dei danni subiti dal settore apistico.
Non essendoci iscritti a parlare, il presidente Comandini ha messo in discussione gli articoli 1, 2 e 3 che sono stati approvati. Con procedura elettronica è stato poi votato il testo finale della legge che ha ottenuto 29 voti a favore su 29 votanti.
Approvata, senza illustrazione e senza discussione la mozione n.52 (Deriu e più) “sulla necessità che la Regione presenti un ulteriore ricorso per conflitto di attribuzioni tra enti dinanzi alla Corte Costituzionale ai sensi dell’articolo 134 della Costituzione e degli articoli 39 e 42 della legge 11 marzo 1953 n. 87 (Norme sulla costtuzione e sul funzionamento della Corte costituzionale) nella vicenda realtiva alla prospettata decadenza della Presidente della Regione conseguente alla sentenza del Tribunale di Cagliari n.848/2025”
Dopo una breve riunione della conferenza dei capigruppo il presidente del Consiglio ha dichiarato conclusi i lavori ed ha annunciato la convocazione del consiglio regionale per mercoledì 18 giugno 2025, alle 10.30, per la prosecuzione dell’ordine del giorno. Com
Comments are closed.